Crisi Stellantis, aperta un’inchiesta: gravi problemi per oltre 280.000 veicoli

Continuano gli affanni del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA. Si corre ai ripari negli Stati Uniti per problemi tecnici seri.

Da quando è nato il colosso italo-francese è il momento più difficile in assoluto. Sono svariati i marchi che sono piombati in una crisi che sembra irreversibile. Maserati non vende più e i rumor avevano fatto tremare i vertici della Casa del Tridente con all’orizzonte una potenziale vendita e un distaccamento dal Gruppo. Le ultime proposte Lancia e Fiat non hanno convinto gli appassionati. Aver puntato troppo su auto ibride ed elettriche, seguendo la strategia green dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares, si è rivelato un azzardo.

Fioccano i richiami per il Gruppo Stellantis
Problemi per Stellantis (Ansa) Fuoristrada.it

Con la nomina di Antonio Filosa al posto del manager portoghese si tornerà a mettere i motori termici in una posizione centrale nei piani dei principali brand del major italo-francese. La flessione è dettata anche da un innalzamento del livello dei competitor asiatici che hanno iniziato ad invadere il mondo con soluzioni più efficienti e spesso anche più economiche. Inoltre, gli scandali sui motori PureTech 1.2 con conseguenti problemi giudiziari e i numeri richiami hanno indebolito l’immagine di Stellantis.

Fioccano i richiami per il Gruppo Stellantis

La National Highway Traffic Safety Administration, come riportato da Reuters, ha annunciato negli Usa di aver cominciato un’indagine che coinvolge circa 287.000 minivan Chrysler del Gruppo Stellantis per problemi legati al servosterzo elettrico. La Pacifica è molto in voga negli Usa. L’ente regolatore della sicurezza automobilistica americana avrebbe avuto numerose segnalazioni per problemi al sistema di sterzo che può non girare fluidamente durante le curve graduali quando il volante risulta in determinate posizioni, con una improvvisa riattivazione dell’assistenza al servosterzo.

Crisi Stellantis
Richiamo Chrysler Pacifica (Ansa) Fuoristrada.it

La dinamica potrebbe anche determinare una potenziale situazione di rischio incidente. Il Gruppo Stellantis, proprietaria del marchio Chrysler, dovrà correre ai ripari. In questo casi c’è un danno d’immagine, oltre che economico. Già i numeri negli Usa non sono positivi, con il rilancio di Dodge, Ram e Chrysler che si complica sempre più. Filosa che ha base a Detroit e conosce molto bene il mercato nordamericano dovrà agire in fretta con nuovi modelli affidabili e in linea con le esigenze dei clienti.

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