Si fa un gran parlare di quello che sarà il futuro del mondo dei motori, ed i costruttori stanno facendo parecchia pressione affinché l’Europa cancelli il ban dei termici. Tutti sembrano pensarla allo stesso modo.
Cosa succederà ai motori termici dopo il 2035 e quale sarà il futuro del mondo delle quattro ruote? Questo è ciò che si domandano tutti al giorno d’oggi, anche se rispetto agli ultimi anni, i fan della combustione interna sono tornati a sperare. Il futuro non può essere soltanto elettrico, ed anche l’Europa sembra ormai averlo compreso. I costruttori stanno facendo pressione sulla UE, affinché possa cancellare il ban ai motori termici previsto tra meno di un decennio.
Le auto elettriche, infatti, non possono trainare un settore, e se l’Europa non cancella questa sua regola confermando il Green Deal, rischia seriamente di uccidere un’industria automobilistica che è già pesantemente provata. Il CEO di un noto brand è tornato a spingere nella direzione dei motori a combustione interna, affermando che essi debbano continuare certamente ad esistere anche dopo il 2035. Andiamo a scoprire qual è il suo punto di vista su un argomento molto delicato e sempre più discusso.
Auto, il CEO di Horse crede che il motore termico serva anche dopo il 2035
Al giorno d’oggi, sono sempre più frequenti le alleanze tra i marchi europei e quelle cinesi, che danno vita a delle joint venture con l’obiettivo di sviluppare nuove tecnologie in comune. La Renault ed il gruppo Geely hanno portato alla lue Horse Powertrain, un’azienda che produce motori a combustione interna e sistemi ibridi. Il CEO Matias Giannini si è opposto alle scelte dell’Europa di puntare solamente sull’elettrico, nel corso di un’intervista con “Motor1.com“. A suo parere, i motori termici dovranno continuare ad esistere anche dopo il 2035, data per cui è attualmente previsto il loro ban.

A suo parere, è necessario mantenere un approccio multi-alimentazione, lasciando così aperte diverse possibilità di acquisto per i clienti e di sviluppo per i costruttori. Giannini crede che l’elettrico sia un’alternativa del tutto valida, ma che non deve essere imposta. A suo moto di vedere, nel 2035 più della metà delle auto che verranno vendute saranno ancora dotate di motore termico, motivo per cui non ha senso parlare di ban dei modelli in questione. Gli e-fuel ed i bio-carburanti potranno tenere in vita la combustione interna, ed a parere di Giannini, è bene rivedere subito la normativa e fornire obiettivi chiari ai marchi.