Le vendite delle auto nuove zoppicano, e non c’è solo una questione di prezzo dietro alla crisi globale dell’automotive. Ecco quale dettaglio non va trascurato dai costruttori in fase di progettazione e produzione.
Il mercato dell’auto è in crisi in tutto il mondo, e sono pochi i marchi che possono dirsi soddisfatti di come stiano andando le cose al giorno d’oggi. Uno dei primi motivi è senza dubbio legato agli elevatissimi prezzi di vendita, come confermato dagli ultimi dati che riguardano il nostro paese. Al 2024, il prezzo medio di un’auto nuova in Italia è compreso tra 27.000 e 30.000 euro, in aumento del 40% rispetto all’epoca pre-Covid-19, ma la crisi non si spiega solo in questo modo.
Ed infatti, le auto di oggi non piacciono poiché troppo simili l’una con l’altra, e spesso vengono giudicate brutte e sgraziate, soprattutto le elettriche. Un esempio lampante arriva da Stellantis, le cui auto sono sostanzialmente tutte uguali, con piattaforme identiche, e tra di esse cambia solo il logo presente su varie parti dei veicoli. In un’intervista riportata dal sito web “Motor1.com“, il CEO di Pininfarina, Silvio Angori, ha detto la sua sull’importanza del design di un’auto nella scelta del cliente.
Auto, il design è un elemento da cui non si può prescindere per Pininfarina
Secondo Silvio Angori, nell’era della tecnologia, dell’elettrificazione e tutto ciò che ne consegue, il design è ancora un punto di riferimento: “Il semplice design non basta, serve un sistema che lo preservi e lo valorizzi. Un bel design non deve essere estetica fine a sé stessa, deve essere un investimento vitale“. Nelle parole del CEO di Pininfarina, che ha sottolineato anche un altro aspetto, ovvero quello relativo ad un prodotto “brutto” che non riesce a vendere per motivi estetici, si legge tutta la preoccupazione per quello che il mondo dell’automotive sta diventando oggi.

La continua ricerca di soluzioni tecnologie efficienti, che possano portare a ridurre le emissioni pur garantendo livelli elevati di efficienza, sta portando le case a distaccarsi da un’ideale di bellezza, come quello a cui tutti eravamo abituati in passato. Trovare un’auto che possa essere definita bella, al giorno d’oggi, è diventato difficile, con i costruttori che si avventurano spesso nella ricerca di design troppo futuristici e che appaiono poi sgraziati. Occorre un netto cambio di rotta per tornare a conquistare la fiducia dei clienti, e serve farlo prima che sia troppo tardi.