Il mondo dell’aviazione è colpito dal fallimento di un noto portale, molto utilizzato dagli utenti. Per chi ha subito un danno c’è ancora una soluzione, ed ora andremo a scoprire la procedura da seguire per rimediare.
Acquistare dei biglietti aerei low cost è diventata una vera e propria impresa al giorno d’oggi, ed è per questo che i viaggiatori fanno spesso leva su alcuni portali, in grado di aiutarli a trovare le offerte migliori. Uno di essi, FlyGo, è andato in fallimento, causando danni non da poco a chi ha comprato i biglietti, senza mai riuscire a riceverli, secondo quanto riportato da “Il Fatto Quotidiano“. C’è tempo fino al 22 di settembre per presentare domanda di ammissione al passivo come creditori, inviando la documentazione richiesta ad un tribunale della Romania, che ha dichiarato la bancarotta.
I clienti che hanno subito un danno avevano effettuato il pagamento, ma senza ricevere alcuna risposta, così come non è stata effettuata alcuna assistenza per chi si era subito accorto che qualcosa non andava. Il Tribunale di Bucarest ha dichiarato fallita l’app FlyGo lo scorso 7 di agosto, con una sentenza che ne sancisce lo stop a tutte le attività. La prossima udienza sulla procedura fallimentare è attesa per il 28 di novembre, ed ora andremo a scoprire come ottenere il rimborso.
FlyGo, ecco cosa può fare chi ha subito un danno
Il fallimento di FlyGo è una pessima notizia per chi aveva speso del denaro per acquistare dei biglietti poi non ricevuti. Altroconsumo ha ricevuto migliaia di segnalazioni per quanto accaduto, e non mancano commenti di persone che si sono lamentati di aver speso cifre anche importanti, superiori ai 200 euro, per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Al momento, chi ha subito danni potrà inviare domande di risarcimento alla sezione civile del Tribunale di Budapest, inviando una mail all’indirizzo “tra-insolventa@just.ro“,

Qui andranno inseriti i propri dati personali, andando poi ad allegare tutti i documenti. Servono ricevute di pagamento, conferme di prenotazione, comunicazioni intercorse con l’azienda, se presenti, e tutto il resto. Non ci sono delle tempistiche certe sul fronte della restituzione del denaro speso, ma sarà possibile recuperarne quantomeno una parte. Inoltre, le associazioni in Italia invitano a presentare denuncia presso Carabinieri e Polizia Postale, o a contattare le banche se il pagamento è avvenuto mediante carta di credito non prepagata. In questo modo, si potrà contestare la transazione.