Le auto elettriche accolgono un’altra novità: il progetto che può cambiare il mondo

La difficoltà nella diffusione delle auto elettriche è ben nota, ma ora qualcosa può cambiare. Ecco il progetto di ZF sul range extender.

Il 2025 è iniziato positivamente in Europa per le auto elettriche, con un aumento della domanda degno di nota. Tuttavia, secondo il parere degli analisti, è ancora troppo poco per rispettare i margini di crescita e di diminuzione delle emissioni a cui si era pensato in passato. La sensazione è che manchi ancora molto per pensare di vedere le BEV al vertice del mercato. Tuttavia, la Cina sta insistendo su dei progetti in grado di rivoluzionare il settore, ed è attualmente l’unico paese mondiale che ha creato un business attorno alle emissioni zero.

Auto elettrica ecco la rivoluzione
Auto elettrica rivoluzione totale – Fuoristrada.it

Come ben noto, oltre al prezzo d’acquisto elevato c’è un altro problema che limita la diffusione dell’auto elettrica. La loro scarsa autonomia influenza e non poco il parere dei clienti, che vivono con il terrore di rimanere senza energia, in situazioni in cui si è lontani dalla colonnina di ricarica. Mediamente, le BEV percorrono qualcosa come 400-500 km con una sola carica, prima di dover essere nuovamente collegate ad un generatore che possa ridare loro linfa vitale. In tal senso, una soluzione è offerta dai veicoli REEV, ovvero, le auto elettriche dotate di range extender.

Auto elettrica, tutto sul range extender di ZF che può cambiare tutto

Per rispondere al problema della scarsa autonomia, molti brand stanno puntando sul range extender, ovvero la presenza di un motore termico che alimenta la batteria, non occupandosi del movimento delle ruote, rendendo le vetture in grado di superare anche i 1.000 km da poter percorrere tra una carica e l’altra. Dopo che la Cina ha dato il via a questo tipo di tecnologia, alcuni produttori europei hanno deciso di adeguarsi.

Range extender come funziona
Range extender in mostra (ZF) – Fuoristrada.it

Tra di essi, c’è anche l’azienda tedesca ZF, che ha presentato due diverse soluzioni, la eRE e la eRE+. La società che si occupa di produrre componentistica per auto, in tal senso, può avviare una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’auto elettrica. Il primo collega un motore elettrico, un software dedicato ed un inverte ad un sistema di ingranaggi planetari, mentre l’eRE+ aggiunge anche una frizione ed un differenziale, permettendo così di sfruttare il sistema come secondo motore di trazione, oltre che come generatore. Le piattaforme Ono pensate per essere integrate su auto con architetture elettriche da 400 ad 800 Volt, con potenze che variano da 70 a 150 kWh. E le REEV si candidano ad un ruolo di protagoniste.

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