Autovelox, ora cambia tutto: decine di milioni di euro di multa potrebbero essere contestati

Una nuova regola relativa agli autovelox potrebbe cambiare davvero tutto, con nuove sfide per i comuni ed il sistema giuridico. I dettagli.

Tra le grandi paure degli automobilisti figurano ai primi posti gli autovelox, vale a dire quei dispositivi utili al controllo della velocità a cui stiamo viaggiando in un determinato tratto di strada. Su di essi infuriano le polemiche, con milioni di euro di multe in ballo ed a rischio contestazione, a seguito di una lunga serie di modifiche che saranno a breve introdotte. Con scadenza fissata al 12 di giugno prossimo, ovvero tra poco più di un mese, i comuni italiani dovranno adeguarsi a delle precise normative.

Autovelox milioni di euro di multe contestate
Autovelox in mostra (ANSA) – Fuoristrada.it

Non è esagerato dire che sarà necessario ridisegnare quasi da capo il controllo delle velocità sulle strade del nostro paese, e presto tuitto potrebbe essere rivoluzionato. La data di scadenza è stata imposta dal decreto del ministro Matteo Salvini, che ha parlato chiaro sulla vicenda autovelox. Prevista un’evoluzione tecnologica e normativa per gli strumenti di rilevazione, con tante novità all’ozizzonte. Andiamo a scoprire tutte le novità a cui dobbiamo essere preparati.

Autovelox, 40 milioni di euro di multe a rischio

Secondo le statistiche, le 20 città italiane che hanno incassato maggiormente dalle multe si sono garantite un bottino 65 milioni di euro per eccesso di velocità. Tuttavia, circa 40 milioni di euro di multe potrebbero presto essere contestati ed annullati, dal momento che la Corte di Cassazione ha stabilito una marcata differenza tra autovelox approvati ed omologati. Per farvela breve, le sanzioni provenienti da dispositivi non omologati saranno tutte annullate, e l’impatto economico sui comuni sarà dunque enorme.

Multe autovelox 40 milioni a rischio
Multe autovelox cosa può accadere (ANSA) – Fuoristrada.it

Pensate che in Italia il 59,4% degli autovelox ed il 57,2% di quelli mobili sono stati resi valido prima del 2017, anno dell’avvento di nuovi requisiti tecnici. Gran parte delle multe emesse con i dispositivi più vecchi rischiano di essere annullate. In base alle nuove norme, saranno i Prefetti a decidere dove posizionare gli autovelox basandosi su fattori come l’alto tasso di incidenti e la difficoltà di contestazione immediata, così come il superamento frequente dei limiti di velocità.

Ci saranno anche regole ben precise riguardo la segnaletica degli autovelox e la distanza tra i dispositivi. L’Assoutenti si è detta preoccupata, in quanto la nuova normativa potrebbe avere un grande impatto su strade ad alta frequentazioni, come quelle del Salento, dove i comuni guadagno sino a 23 milioni di euro l’anno grazie alle sanzioni pecuniarie. L’obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra guadagno economico e sicurezza stradale, nella speranza di porre fine alla teoria secondo cui i comuni debbano fare cassa sulle spalle dei cittadini.

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