Le auto elettriche non riescono a conquistare la clientela, ed ora c’è un aggiornamento. Ecco tutti i dettagli sulle loro accise.
Non è un bel periodo per il mercato delle quattro ruote, che vive da anni una fase di calo delle vendite, andando a mettere in seria difficoltà soprattutto le auto elettriche. Su di esse, i costruttori hanno investito miliardi di euro, ma per il momento ci sono pochi riscontri positivi, Cina esclusa. Nella giornata di oggi, andremo a concentrarci su quella che è l’accisa sulle loro ricariche, in un periodo in cui si parla molto delle tasse per quanto riguarda i carburanti, visto il riallineamento tra gasolio e benzina.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva parlato già qualche tempo fa della possibilità di portare delle accise sulla ricarica dell’auto elettrica, ed ora che è stato approvato il decreto legislativo per l’allineamento delle tasse su benzina e diesel, si parla anche di aumenti per le BEV. Dobbiamo però sottolineare che ci sono già delle accise sulle auto elettriche, pari a 0,027 euro al kWh, esclusi i consumi fino a 150 kWh nelle prime case che hanno dei contatori con un massimo di 3 kW di potenza. Scendono a 0,0125 euro al kWh per l’elettricità che si sfrutta nelle stazioni di ricarica.
Questi dati sopracitati sono stati forniti dal Think tank “Ecco” in uno studio, che dimostra come le accise sulle auto elettriche sono più alte di quelli dei carburanti. Ma c’è un motivo che spiega il perché la ricarica sia più tassata, dal momento che ci sono dei costi legati al trasporti dell’elettricità e sulla gestione del contatore, così come sugli oneri generali di sistema. Secondo Motus-E, questi aspetti sono molto gravosi sul fronte delle ricariche alle colonnine pubbliche, così come su quelle private.
A questo punto, fra tasse ed altre spese, sulla ricarica di casa si paga qualcosa come il 5% ed il 30% in più di oneri rispetto a benzina e diesel, con aumenti sino al 191% per quanto riguarda i rifornimenti domestici e sino a +52% per le ricariche in ufficio. Dunque, al momento esistono già delle accise sul fronte delle auto ad emissioni zero, ed ulteriori tassazioni potrebbero far aumentare ancor di più il prezzo delle ricariche. Non certo una buona notizia considerando quella che è già una vera e propria emergenza in termini di vendite.
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