Oggi vi parliamo di un’auto elettrica dotata del motore termico, una soluzione curiosa e che è ben diversa dall’ibrido. Ecco i particolari.
Mancano poco più di 10 anni al famigerato 2035, l’anno in cui, secondo l’Europa, dovrebbero restare in produzione solamente le auto che non arrecano danni all’ambiente, ovvero quelle elettriche, ad emissioni zero. Tuttavia, una strada di questo tipo non sembra percorribile, a meno che non si voglia causare una paralisi del settore automotive. Banalmente, ci basta affermare che le auto a batteria non vendono, che poi è la realtà dei fatti. Tanto per farvi un esempio, in Italia la quota mercato è pari ad un misero 4%, e non c’è accenno di miglioramenti.
In poche parole, le auto elettriche non sono gradite alla clientela, per via di prezzi di acquisto troppo elevati, ma anche di un’autonomia troppo ridotta e di tempi di ricarica eccessivamente lunghi. Proprio per questo, un brand ha deciso di operare una sorta di rivoluzione, andando a realizzare un’auto elettrica che però sfrutta il supporto di una parte termica. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, di che modello si tratta e perché può essere una vera svolta per il settore.
Auto, ecco l’idea di Scout Motors per rivoluzionare l’elettrico
Le auto elettriche non sono poi così tanto apprezzate, e come detto, uno dei motivi sta nell’indisponibilità di poter avere un’autonomia a livello delle termiche. Per questo motivo, Scout Motors, che si occupa di produrre BEV ed è di proprietà del Gruppo Volkswagen, ha creato un sistema molto interessante, che potrebbe convincere anche i più scettici a sviluppare una simpatia per le nuove tecnologie.
I modelli che sfrutteranno questo sistema sono la Traveler e la Terra, che saranno dotate di un range extender in grado di aumentare l’autonomia da 560 ad 800 km, aspetto che farebbe una differenza non da poco. In questo caso, la parte termica, se così la vogliamo definire, non si occupa di mettere in moto le ruote, ma ha il compito di andare a caricare la batteria ad 800 Volt, fornendo un surplus sul fronte dell’autonomia.
Questo, come anticipato, potrebbe convincere coloro che sono preoccupati dalla possibilità di percorrere uno scarso numero di chilometri tra una carica e l’altra, ma per chi vuole risparmiare sul prezzo di acquisto, può anche optare per la versione priva di questo sistema. Scout Motors vuole conquistare il mercato dei veicoli elettrici e sta costruendo un impianto di produzione in North Carolina, che sarà pronto nel 2026. L’assalto è iniziato.