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Fiat, quest’auto è stata il peggior fallimento: l’abbiamo guidata proprio tutti

Nessuno lo sa ma questa vettura, diffusissima nei primi anni duemila, è stata semplicemente la Fiat più fallimentare che si sia mai vista. 

Non sempre una vettura pessima si cataloga come tale a causa di prestazioni scadenti, qualità terribile della costruzione o caratteristiche che la rendono pericolosissima da guidare: capita anche che una vettura sia considerata un disastro dal punto di vista economico ossia un’operazione di marketing fallimentare anche se i progettisti ce l’hanno messa tutta per fare un buon lavoro.

FIAT – Fuoristrada.it

Un po’ quello che è successo con l’automobile di oggi che il brand Fiat ha costruito con un enorme impegno e con una curata attenzione ai dettagli ma che in definitiva, ha finito per deludere le aspettative della dirigenza del brand pure se i clienti, a conti fatti, l’hanno apprezzata molto. Per iniziare diciamo che il marchio italiano potrebbe aver puntato un po’ troppo in alto, quando ha deciso di lanciare questa vettura.

E’ nata come Progetto 192 ed è stata concepita nell’anno 2001 in una vasta serie di varianti che ad un certo punto, includevano una versione station wagon ed una sportiva: l’automobile in questione è stata costruita dal marchio italiano nella speranza di poter soppiantare perfino la Volkswagen Golf, una rivale che ai tempi non era esattamente un problema per una Fiat che puntava più sul settore delle auto low cost. Con questa mossa il marchio si è lanciato in un’impresa da cui si è ripreso a mala pena.

I problemi della FIAT Stilo

L’automobile di cui stiamo parlando per i meno ferrati in materia è la Fiat Stilo, un’utilitaria costruita nei primi anni duemila dalla casa torinese che puntò moltissimo su questa vettura. Dotata di un motore F.I.R.E. da 80 cavalli per quattro cilindri nella versione base la vettura della casa italiana era un gioiellino dotato di ogni tecnologia all’avanguardia per l’epoca: la vettura montava Cruise Control, sensori di parcheggio ADAS, un monitor di bordo dotato di ogni tecnologia, servosterzo elettronico e degli interni che erano un vero salotto con tanto di plancia in plastica morbida e tettuccio apribile. In più la versione Abarth vantava un glorioso motore da 170 cavalli di potenza.

Nessuno lo avrebbe sospettato: la Fiat Stilo è stata un enorme flop (Stellantis Press Media) – Fuoristrada.it

Non è quindi il caso di ridicolizzare una vettura che sulla carta alla Golf tedesca non aveva proprio nulla da invidiare e che al massimo pagò lo scotto di non avere una reputazione consolidata come quella dell’auto teutonica che infatti, la surclassò nelle vendite con la quarta generazione che vendette quasi cinque milioni di unità contro le 789mila Stilo piazzate dall’azienda torinese. Ma le vendite meno elevate della rivale tedesca sono l’ultimo problema del modello.

La progettazione della Stilo infatti aveva richiesto davvero troppo denaro con Fiat così accecata dal desiderio di battere la rivale da fare un vero volo di Icaro con il progetto, fino a volare troppo vicina al sole! Il progetto finì per costare 2.100.000.000 euro al marchio che perse in media circa 2.400 euro per unità venduta, facendo della Stilo un vero e proprio insuccesso commerciale – a prescindere dal numero di automobili vendute – nonché l’auto più costosa in senso generale mai prodotta dall’azienda. Però ai clienti piaceva tanto! 

Manfredi Falcetta

Appassionato di auto e moto, mi piace immergermi nell’universo dei motori, scoprendo le ultime innovazioni tecnologiche e seguendo le competizioni più emozionanti. La scrittura e la lettura, invece, sono le mie oasi di tranquillità, dove mi perdo tra le pagine di libri avvincenti e mi esprimo liberamente attraverso le parole.

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