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Stop per Tesla, arriva la doccia fredda per Elon Musk: decisione definitiva

C’è una notizia molto negativa per la Tesla ed Elon Musk, per i quali piove sul bagnato. Andiamo a vedere cosa è accaduto.

Per il marchio Tesla il periodo attuale è uno dei più delicati della storia, dal momento che i dati sulle vendite non rispecchiano ciò che ci si poteva attendere. Le voci relative all’uso di droghe di Elon Musk hanno agitato gli azionisti, e pensate che, da inizio anno ad oggi, sono stati bruciati quasi 300 miliardi di dollari in borsa, con il titolo che è in caduta libera.

Tesla Elon Musk brutta notizia (ANSA) – Fuoristrada.it

Inoltre, negli ultimi tre mesi del 2023 la BYD ha superato la Tesla in termini di vendita di auto elettriche a livello globale, cosa che mai si era verificata in passato. La Cina fa paura e le EV del paese del Dragone sono in netta crescita, mentre per la casa statunitense sta piovendo sul bagnato. A questo punto, andiamo a dare un’occhiata all’ultima tegola, che è appena stata comunicata ai vertici.

Tesla, una brutta notizia arriva dalla Germania

Alla periferia di Berlino è situato il complesso noto come Gigafactory, dove vengono prodotte ben 5.000 Tesla Model Y a settimana. Si tratta del luogo che darà vita anche alla Model 2, la vettura low-cost che dovrebbe costare circa 25.000 euro, e che è stata paparazzata da alcuni droni in questi ultimi giorni. La volontà della compagnia di Elon Musk è quella di espandere questo luogo di produzione, ma per il momento, non sembrano esserci buone notizie.

Tesla Model Y in mostra (ANSA) – Fuoristrada.it

Infatti, gli abitanti della città di Grunheide, dove si trova la Gigafactory, hanno bocciato l’ampliamento della fabbrica mediante un referendum, il che significa che la sua grandezza, e le capacità produttive, non verranno espanse, e questa è una notizia che ovviamente complica la vita del marchio, che è già in una fase molto complessa.

Secondo quanto è stato riportato dal “Financial Times“, non certo una fonte poco affidabile, la Tesla aveva in mente di abbattere ben 100 ettari di foresta, con l’obiettivo di costruire una stazione ferroviaria, ma anche alcuni magazzini e, pensate, un asilo nido. Tuttavia, il referendum è stato nettamente perduto, con ben il 65% dei votanti che ha bocciato la proposta, fermando il piano di espansione della casa d’oltreoceano.

Va specializzato un aspetto, relativo al fatto che si trattava di una votazione non vincolante, ma solamente per conoscere quello che era il parere dei cittadini. Tradotto, la Tesla, volendo, potrebbe comunque operare l’ampliamento, ma i vertici hanno fatto sapere che rispetteranno quanto decretato dalle votazioni, ed ora c’è bisogno di trovare un altro luogo utile per procedere con il piano espansivo da qualche altra parte.

Ricordiamo che la casa texana vuole raddoppiare la produzione in Germania, da 500.000 auto ad un milioni all’anno, una differenza enorme che richiede un sito di produzione ben più ampio rispetto alla Gigafactory che c’è ora. Importante sottolineare che i vertici abbiano deciso di rispettare la volontà popolare, una strategia intelligente per non far diminuire ancor di più la reputazione di questo brand, che oggi già non è altissima.

Giovanni Messi

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