È difficile sradicare gli italiani dalle loro abitudini, perciò alcune tendenze risultano invariate col trascorrere degli anni. La conferma arriva anche dal settore delle vetture.
Nonostante i grandi cambiamenti che il mondo delle quattro ruote ha dovuto affrontare, anche a causa della mancanza di materie prime e ritardi accumulati per i conflitti internazionali dopo la pandemia da coronavirus, alcuni dati sono rimasti invariati. La mobilità evolve anche nelle sue caratteristiche principali, ad esempio nel caso dell’evoluzione del settore elettrico, che ha incontrato non poche difficoltà nel doversi insinuare nelle abitudini. Tutti punti di svolta, ma nessuno così terribile da invertire la tendenza che rende primatisti gli italiani.
L’attaccamento dei cittadini del Belpaese alle vetture non passa di moda. L‘Osservatorio 2023 Stili di mobilità di Legambiente-Ipsos, infatti, in collaborazione con l’Unrae ha calcolato che per l’84% degli italiani nessun mezzo di trasporto è da preferire all’auto per la sua comodità. L’83% degli intervistati, invece, ha dichiarato che non rinuncerebbe all’auto di proprietà o comunque a uso esclusivo.
A primo acchito ciò potrebbe far pensare che sussiste un clima di indifferenza ai problemi ambientali, a cominciare dall’inquinamento. In realtà, il 45% di coloro che hanno risposto al quesito sarebbero d’accordo con l’introduzione di una tariffa per circolare in città al fine di migliorare la qualità dell’aria. Il 62% invece a poco a poco vieterebbe la circolazione dei mezzi inquinanti nei centri cittadini.
Più lenta è l’accettazione del passaggio all’elettrico. Soltanto il 25% di coloro che sono in procinto di cadmiare auto è propenso all’acquisto di una green o ibrida plug-in. In molti casi, il motivo non riguarderebbe la tutela dell’ambiente bensì un risparmio sui costi di carburante e manutenzione.
Nonostante le titubanze, oltre la metà degli intervistati sono consapevoli e convinti che l’elettrificazione delle vetture sia il futuro. Perciò andrebbero incrementate anche le colonnine di ricarica, come affermato dall’80% dei soggetti. Quasi la metà già implora per un contenimento dei costi, i quali secondo il 55% delle persone coinvolte dallo studio faciliterebbe il convincimento a passare all’elettrico. L’Unrae ha così tratto delle conclusioni precise circa le abitudine degli italiani.
È indiscutibile che l’uso dell’auto sia imprescindibile per gli italiani, i quali lo considerano il mezzo di trasporto più comodo in assoluto. In molti casi è impensabile non possederlo. Nonostante l’attaccamento alle abitudini, la coscienza sull’elettrico è in maturazione e apprezzata, sebbene non sarà facile favorire la transizione totale. La sensibilità verso l’ambiente ma soprattutto i minori costi operativi spingono anche gli italiani verso tale direzione e al controllo della circolazione in città.
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