L’Europa non è affatto indipendente in termini di produzione delle auto elettriche e dei loro componenti, ed ora c’è una notizia che arriva dalla Cina che getta nel panico il nostro continente.
La produzione di auto elettriche in Europa non va certo a gonfie vele al giorno d’oggi, e la situazione si è fatta sempre più preoccupante negli ultimi mesi. Tutto ciò sta portando i costruttori, in crisi nera per via delle scarse vendite, a chiedere pesanti modifiche all’Europa sulla normativa prevista per il futuro, sino ad intervenire sul ban del 2035 ai motori termici, che ormai non è più sostenibile per nessuna ragione al mondo.
Nel frattempo, è la Cina il punto di riferimento mondiale sotto il profilo delle auto elettriche, ed è stato proprio il paese del Dragone a mandare un segnale pesante in tal senso in queste ultime ore. Nello specifico, dalla Cina è arrivata una stretta sulle terre rare, ma anche diverse restrizioni sulle batterie, e questa è una pessima notizia anche per l’Europa, che è totalmente dipendente dai cinesi sotto questo fronte. Per l’export è arrivata una mossa che è destinata a causare non pochi danni.
La Cina prende di mira così le batterie e le terre rare, così come i materiali di alta fascia, con l’obiettivo di preservare le proprie innovazioni e di non “svenderle” più come accaduto sino ad oggi. L’Europa si ritrova adesso in un vero e proprio buco nero, perché non avrà più facile accesso alle materie prime più importanti per poter costruire o aver già pronte le batterie per le sue auto elettriche, ed a questo punto, l’obiettivo neutralità climatica sembra naufragare del tutto. Serviranno terre rare e batterie cinesi, così come chip di Taiwan, ma ora tutto sarà più complicato.
Al momento, l’Europa non è in grado di produrre da sola, in maniera autonoma, le auto elettriche, dal momento che ha estremo bisogno di tecnologie e materiali cinesi. Ed ecco che appare sempre più folle l’idea del Green Deal, che rischia di rivelarsi un vero e proprio boomerang. La Cina ha deciso di voler controllare le esportazioni di parti di batterie al litio, ed in passato aveva ampliato i controlli sull’export di terre rare. Il controllo è una mazzata per l’Europa, ed anche le tensioni con gli USA non migliora una situazione già critica.
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