Quando si volge lo sguardo al passato emergono delle linee uniche che, in una chiave moderna, possono ancora risultare meravigliose. Vedere per credere.
Quando, nel 2018, la Peugeot ha deciso di rispolverare i suoi libri di storia per proporre in una chiave avveniristica una sua icona del passato sarà salito un brivido a tutti colori che, con qualche ruga sul viso, hanno sognato la 504. Nel panorama delle coupé europee la vettura francese è stata tra le più desiderate in assoluto per quel mix tra eleganza francese, design italiano e persino un pizzico di stile americano.
Negli anni ’60 il Belpaese era tornato a sognare in grande e lo studio Pininfarina era già il punto di riferimento nel design. In Peugeot scelsero di affidare il progetto di una erede della 404 al geniale Aldo Brovarone. In una fase iniziale la 504 aveva una impostazione classica, sempre a tre volumi, ma con un accenno di “pinne” posteriori. Una idea che venne scartata per la versione definitiva che adottò una coda spiovente.
Dopo primi prototipi in scala 1:1 di metà anni ’60, finalmente il 12 settembre del 1968, al Salone di Parigi, venne svelato un modello definitivo. La vettura coupé lasciò gli appassionati a bocca aperta. I gruppi ottici trapezoidali avevano superato in aggressività i classici fanali tondi dei modelli Peugeot. I cerchi erano da 14 pollici con i tradizionali copricerchi cromati con rigonfiamento nella zona centrale e gli pneumatici da 175 mm di larghezza battistrada. Sotto ogni aspetto la vettura risultava convincente. Vennero realizzati in totale 3.700.000, un dato superato poi in epoca moderna dalla 205 e anche alla 206.
Dopo mezzo secolo una nuova generazione di tecnici e di designer ha deciso che era arrivato il momento di riproporre una 504 2.0. Sarebbe nata nel segno del green e con un abitacolo con soluzioni tecniche all’avanguardia. Il nuovo modello risente delle contaminazioni americane e appare quasi una muscle car. Il cuore pulsante un V6 PRV 2.7 litri, da 136 cavalli prima e 144 dopo, che garantiva una top speed di 190 km/h. La variante alla spina presentava due unità elettriche, 340 kW, 800 Nm, trazione integrale, autonomia di 600 km, offrendo una accelerazione da 0 a 100 in meno di 4 secondi.
Il progetto e-Legend ha ripreso quel tocco di eleganza sportiva della Peugeot 504, ma in una accezione green. L’obiettivo della Casa francese era dimostrare che una coupé di classe potesse essere sempre essere prodotta, anche in una chiave futuristica, rispettando la tradizione storica. Missione riuscita, ma un capolavoro così avrebbe meritato di entrare nel listino.
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