Dietro al successo di molti colossi del Paese del Dragone Rosso c’è una strategia ben congeniata del Governo cinese.
Il car market cinese non conosce soste e sta continuando a crescere in uno scenario di generale crisi. Se l’Europa è finita nella morsa del Gigante asiatico degli USA è perché non c’è stata una unione d’intenti politica a Bruxelles. Piuttosto che favorire il mercato europeo con una chiusura verso i mercati esteri si è steso un tappeto rosso a Tesla, BYD e altri colossi con politiche green che hanno favorito le forti realtà straniere. In Cina, invece, il Governo continua a sostenere l’espansione industriale con aiuti e programmazioni a lungo termine che metteranno all’angolo i player del Vecchio Continente.
Il mercato del Paese del Dragone Rosso è in forte espansione e i numeri testimoniano un boom post pandemia. Persino i principali attori occidentali come Volkswagen e Stellantis non sembrano poter più fronteggiare l’offensiva. I cittadini europei, in difficoltà economica, sceglieranno i prodotti più economici a parità di condizioni. Il proliferare di nuovi marchi come funghi, in Cina, ha reso possibile un approccio sempre più competitivo.
L’obiettivo è consolidare le posizioni apicali dei principali brand dell’industria automobilistica per aumentare l’efficienza, accelerando il passaggio alle EV. Il Vicepresidente della Commissione per la supervisione e l’amministrazione degli asset statali del Consiglio di Stato cinese ha chiesto alle Case automobilistiche di ristrutturare e riallineare le operazioni. Secondo quanto riportato da Nikkei Asia, la Chongqing Changan Automobile e la Dongfeng Motor Corp. Potrebbero fondersi. Si tratta di due colossi del car market cinese.
Dopo tanti rumor stanno iniziando a trapelare le prime certezze sull’accordo epocale. “La ristrutturazione, se si concretizzasse, rappresenterebbe un grande passo verso il consolidamento del settore e sarebbe di grande importanza per l’industria automobilistica cinese a lungo termine“, ha affermato un analista di Morgan Stanley in merito alla fusione potenziale come riportato su Carscoop.com. Nel 2024 Changan ha venduto 2,68 milioni di veicoli, mentre Dongfeng ne ha venduti 2,48 milioni. Numeri importanti ma lontani da BYD.
Ivan Li, gestore di fondi presso Loyal Wealth Management, ha aggiunto: “Gli annunci delle due società apparentemente indicano una potenziale fusione delle società madri di proprietà statale, anche se non hanno dato una parola chiara in merito“. Ne sapremo di più tra qualche settimana.
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