Una brutta grana per Stellantis. Il gruppo automobilistico presto potrebbe affrontare una situazione imprevista
Stellantis, il gigante dell’automobilismo nato dalla fusione dei due mega gruppi FCA e PSA, è stato recentemente tirato in ballo in una complicata vicenda industriale che rischia di comprometterne l’immagine del gruppo.
In termini di affidabilità, non è il primo caso in cui Stellantis venga richiamato all’attenzione per via di alcuni difetti di fabbricazione o, in generale, per malfunzionamenti legati ad alcune delle proprie vetture. L’ultimo caso è scoppiato negli Stati Uniti, con il coinvolgimento di vetture brandizzate Dodge e Chrysler.
L’intervento della casa madre è sempre stato tempestivo, risolutivo e, in molti casi, ha addirittura anticipato eventuali segnalazioni da parte dei clienti inviando i classici richiami ufficiali. Ma in questo caso la situazione sembra più complicata e complessa del previsto, con i possessori di auto del gruppo di certo delusi per quanto avvenuto. L’aurea di prestigio dei vari brand potrebbe subire un duro colpo per questo mancato intervento, con possibili e inevitabili danni d’immagine.
Lo spettro di una mega class action estesa a livello europeo è lo spettro che aleggia su Stellantis a causa di migliaia di segnalazioni, solo in Francia, sul presunto malfunzionamento del motore benzina 1.2 Pure Tech. E ovviamente la macchia d’olio si estenderà ai vari Stati in cui Stellantis distribuisce le proprie vetture equipaggiate con il motore appena citato. E non sono certo numeri di poco conto, visto che il Pure Tech è uno dei più utilizzati dal gruppo.
Infatti, viene installato su moltissime vetture Stellantis afferenti a Peugeot, Citroen, DS e Opel. Come riporta il sito auto.everyeye, in terra d’Oltralpe, sono già oltre 5 mila i clienti insoddisfatti che hanno scelto di contattare uno studio legale, il quale di occuperà di gestire un’azione collettiva contro il colosso automobilistico.
Il punto critico del motore sarebbe la sua cinghia di distribuzione, definita semplicemente di scarsa qualità. Di questo difetto Stellantis ne è a conoscenza e, dopo una serie di battaglie legali, ha dovuto concedere in vari Paesi una copertura estesa gratuita su tutti i veicoli equipaggiati con il Pure Tech segnalato (codice motore EB2) di 10 anni o 175 mila chilometri, solo in caso di veicoli che avessero effettuato la manutenzione presso la rete ufficiale.
Se la cinghia viene sostituita in tempo il problema non sussiste, il problema si aggrava nel caso di rottura della cinghia e conseguente rottura del motore che, al momento, Stellantis si rifiuta di sostituire. Seguiranno aggiornamenti.
L’ultima nata di casa Bugatti può toccare una velocità supersonica. Sotto al cofano c’è un…
La Citroen ha finalmente tolti i veli alla nuova C5 Aircross, gioiellino da tempo annunciato.…
Vi sono dei filmati che un amante di Ferrari non dovrebbe mai vedere. Un esemplare…
Oggi vi parleremo del gigantesco GMC Hummer EV, un vero e proprio mostro della strada,…
Il marchio Skoda, pur offrendo vari modelli ibridi ed elettrici, non ha intenzione di abbandonare…
Non tutti sono fortunati da dormire in un letto. Per molti la soluzione è un’automobile,…