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Non solo Alfa Romeo Milano: un’altra icona pronta a cambiare nome

L’Alfa Romeo ha dovuto cambiare il nome della Milano, ma c’è il rischio che anche un’altra realtà debba fare lo stesso.

Una delle vetture più attese di tutto il 2024 era sicuramente l’Alfa Romeo Milano, un modello da tempo annunciato dalla casa italiana, ma che ha dovuto cambiare nome in corsa. Dopo pochi giorni dalla sua presentazione ufficiale infatti il Governo italiano ha portato avanti una ferrea critica nei confronti del Gruppo Stellantis che ha preso così la decisione di chiamarla Junior.

Non solo Alfa Romeo Milano (Stellantis Press Media – fuoristrada.it)

Addio dunque alla Milano prima ancora che questa potesse diventare nota in tutto il nome e omaggiare la città meneghina. La motivazione è stata portata avanti dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, con questi che ha evidenziato come non sia corretto per i clienti avere il nome di una città italiana quando la sua produzione avviene in Polonia.

Un cambiamento che ha lasciato abbastanza perplessi, soprattutto per la tempistica, ma alla fine la decisione è stata accettata anche da Stellantis. La Junior è una vettura perfetta per la mobilità cittadina, con questo veicolo che si presenta con una lunghezza di 417 cm, una larghezza di 178 cm e un’altezza di 153 cm, il che la rende omologata per cinque persone.

Il vero punto di forza di questo modello è senza dubbio legato alla versione elettrica. Questa infatti si presenta con una powetrain che ha modo di erogare un massimo di 156 cavalli, con il picco di velocità che è di 150 km/h. L’autonomia massima è di 408 km, con il costo dell’automobile che è di 41.500 Euro. Per ora non ci sono novità a riguardo, ma c’è anche un’altra azienda prossima a creare una vettura dedicata all’Italia senza che sia prodotta nel Belpaese.

Ford Capri: il ritorno elettrico del modello storico

La Ford sta cercando di ampliare sempre di più la propria gamma elettrica, per questo motivo anche il colosso statunitense ha deciso di seguire lo stile di molte aziende, ovvero quello di rispolverare vecchi gloriosi nomi del passato. In questo caso si è scelta proprio la mitica Capri, un modello che la prima volta che fu progettato era nel lontano 1969.

Ford Capri (via YouTube – fuoristada.it)

Un’auto che voleva fin da subito essere un omaggio a una delle isole più belle di tutto il mondo, unendo così lo stile delle muscle car statunitensi a quello delle berline europee. La Capri aveva già avuto modo di arrivare in Europa tra il 1997 e il 2002, con questo modello che però in versione elettrica è prossimo a rivoluzionarsi completamente.

Si tratterà infatti di un crossover che rispecchia lo stile della Ford Explorer, con questo modello che sarà solo un po’ più filante nel suo stile. Il progetto della Capri dovrebbe diventare realtà entro la fine del 2024, anche se su Autocar non sono mancate le polemiche, viste le prestazioni considerate non eccellenti per un costo che dovrebbe aggirarsi sui 45 mila Euro.

La domanda ora però sorge spontanea. Il Governo ne chiederà il cambio del nome in quanto non progettata in Italia oppure, siccome si tratta di un marchio statunitense, chiuderà un occhio a riguardo? Difficile pensare che si possa toccare un nome iconico come quello della Ford Capri che ora torna elettrica.

Francesco Domenighini

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