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Curiosità

Hai dei vecchi bolli auto non saldati? Scopri se devi pagarli

Ci sono alcune situazioni in cui i vecchi bolli auto non pagati non devono essere saldati. Ecco tutti i dettagli e come fare

Non dovrebbe capitare, ma può capitare. E se capita di rendersi conto di non aver pagato il bollo dell’auto nei tempi previsti, in tanti hanno dei dubbi su cosa fare. Il bollo va pagato annualmente e se si saltano degli anni dopo un po’ si potrebbe riceve una notifica di pagamento dalla Regione o dall’Agente della Riscossione.

A questo punto ci si chiede se bisogna saldare i vecchi bolli auto non pagati o se magari esiste un limite entro il quale il vecchio bollo auto arretrato non è più richiedibile. Ci sono in realtà varie situazioni, che ora proveremo a spiegare.

I dubbi sul bollo auto arretrato, se e quando va pagato – fuoristrada.it

Andiamo con ordine e quindi partiamo dai bolli auto non pagati da molto tempo, per i quali è stata prevista una rottamazione (ovvero una sanatoria che ha automaticamente estinto i debiti dei contribuenti). Ci sono però dei casi in cui anche coloro che non rientrano in questa disposizione possono richiedere la prescrizione del debito. Cerchiamo quindi ora di capire quando è necessario pagare i vecchi bolli e quando invece è possibile richiedere l’annullamento del debito.

Dopo cinque anni, il contribuente può richiedere lo sgravio delle proprie cartelle esattoriali, con decurtazione delle sanzioni. Anche se la cartella va in prescrizione dopo 10 anni, infatti, le “more” decadono già dopo cinque anni. Se poi il tributo per il quale l’esattore agisce si prescrive anch’esso in cinque anni, lo sgravio della cartella sarà ovviamente totale. A differenza dei casi in cui il tributo ha una prescrizione decennale e in cui si potrà quindi ottenere solo uno sgravio parziale.

Bollo auto, quando pagare e quando no

E quindi il bollo auto in quale di queste due categorie si inserisce? In nessuna. Fa eccezione e si prescrive in soli 3 anni, a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Facciamo un esempio: il bollo auto dovuto per il 2024 va in prescrizione il 1° gennaio 2028. Allo stesso modo, quindi, anche la cartella esattoriale per il bollo auto va in prescrizione dopo tre anni, ma in questo caso a partire dal giorno della notifica stessa.

Quando è necessario pagare il bollo auto e quando si può evitare – fuoristrada.it

Partiamo col dire che tutti i bolli auto di importo fino a 1.000 euro affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 sono stati rottamati e pertanto non sono più dovuti. Questo anche se si è ricevuto un avviso di pagamento. In tal caso, infatti, non c’entra la prescrizione: l’annullamento è automatico ed è dovuto dalla legge.

Più generalmente, basta che siano trascorsi tre anni per non dover più pagare i vecchi bolli. Ovviamente, nel caso in cui in questi tre anni il contribuente riceve un sollecito di pagamento o una cartella esattoriale il termine di tre anni si azzererà e il conteggio riparte dal momento in cui si riceve la notifica.

Se sono trascorsi oltre tre anni dall’ultimo sollecito di pagamento, il contribuente non può presentare ricorso direttamente al giudice per ottenere la cancellazione della cartella esattoriale, ma dovrà aspettare una nuova iniziativa da parte dell’Agente della Riscossione, che può manifestarsi in varie forme: intimazione di pagamento, avviso di fermo amministrativo o anche situazioni più gravi come blocco dei conti e dello stipendio, fino al fermo amministrativo dell’auto.

Insomma, probabilmente non ne vale la pena non pagare il bollo. Tuttavia, c’è da dire che si può richiedere la cancellazione del bollo auto arretrato e caduto in prescrizione rivolgendosi alla Corte di Giustizia Tributaria, assistiti dal proprio legale, o presentando una richiesta di sgravio per la cancellazione del debito all’Esattore e all’ente titolare del credito.

Stefano Bressi

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