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RC Auto, la versione assicurativa che nessuno conosce: come funziona quest’alternativa

Sottoscrivere l’RC Auto è necessario per potersi sentire tutelati in caso di incidente. Non tutti lo sanno, ma è disponibile una formula più flessibile

Tutti i possessori di un veicolo a motori sanno bene come sia indispensabile per leggere sottoscrivere l’RC auto. Ogni utente può scegliere la compagnia che desidera, sapendo bene di dover aderire a una polizza base, a cui poi può aggiungere una serie di opzioni aggiuntive, che possono permettergli di sentirsi più tutelato. Tra le più apprezzate ci sono quella furto e incendio (utile soprattutto se il mezzo è recente), quella infortuni  al conducente, la cristalli (utile in caso di rottura dei vetri), atti vandalici e assistenza stradale, che può permettere di avere un aiuto se si dovesse restare in panne.

RC Auto (Fuoristrada.it)

Anche in questo ambito, come accade per luce e gas, è in vigore il mercato libero, proprio per questo in caso di insoddisfazione è possibile rivolgersi a un altro operatore e disdire senza alcun onere a proprio carico. Questa idea è valida anche se dovessero verificarsi aumenti difficili da sostenere per l’intestatario.

RC Auto: risparmiare è davvero possibile

Chi pensa di pagare una cifra eccessiva per l’RC Auto non deve disperare. Ridurre le spese è comunque possibile senza fare grandi sforzi, ma solo con qualche accortezza in più.

Il primo passo da compiere per raggiungere l’obiettivo consiste innanzitutto con un paragone tra le varie offerte disponibili, cosa che può essere fatta tramite i diversi siti di comparazione disponibili online. Segnalare alla compagnia la presenza dell’antifurto può inoltre essere utile allo scopo: un sistema satellitare rende infatti la vettura più sicura e quindi meno soggetta a rischi, proprio per questo la polizza può avere un costo minore.

Togliere alcune coperture aggiuntive può essere interpretata inizialmente come un’opportunità di risparmio, ma in questo caso non si deve essere avventati.  È bene infatti valutare se alcune di queste siano davvero inutili, in caso contrario è meglio mantenerle e pagare qualcosa in più subito per non andare incontro a un salasso successivamrnte se dovesse verificarsi un imprevisto. A volte anche una scelta oculata della modalità di pagamento può rivelarsi efficace: ci sono infatti aziende che garantiscono un vantaggio del 10% in meno se si opta per la carta di credito.

Una soluzione all’insegna della flessibilità

Non tutti lo sanno, ma è possibile rendere l’RC Auto su misura delle esigenze di ognuno, cosa che ad esempio non è possibile fare per il bollo auto, dovuto indipendentemente dall’utilizzo della vettura. Chi utilizza poco la propria macchina può pensare a una soluzione temporanea, ideale per chi utilizza l’auto solamente per brevi periodi, o comunque non tutto l’anno. Ma è adatta allo stesso tempo anche per chi deve sfruttare una vettura solo per un viaggio e ha la necessità di essere tutelato.

Il livello di protezione resta comunque lo stesso di quella valida per 12 mesi, per questo allo stesso modo è possibile inserire, se lo si ritiene necessario, una serie di garanzie accessorie. Le uniche cose che in genere non vengono prese in considerazione danni derivanti da lesioni fisiche o da sinistri che sono stati causati dall’assicurato.

L’RC Auto personalizzata consente di risparmiare – Foto | Canva

In questo caso ce n’è davvero per tutti i gusti: giornaliera, mensile, trimestrale, semestrale o personalizzabile (in genere copre un periodo breve di tempo, comunque più lungo di un giorno, ma più breve di un mese). È però bene fare una precisazione per quanto riguarda i costi: una polizza mensile non costerà 1/12 di quella annuale, ma più elevato, proprio per questo va valutato caso per caso se valga davvero la pena di attivarla.

In genere sono diversi i fattori presi in considerazione dalle compagnie per valutare l’importo: età dell’assicurato, classe di merito, Regione di residenza e tipo di auto. La compagnia calcola il costo sulla base delle tariffe della RC Auto annua e divide per il numero dei giorni di copertura, a cui aggiunge poi in media un altro 15%.

Ilaria Macchi

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