Il marchio Skoda alza l’asticella con la nuova familiare per cercare di scardinare il dominio delle tedesche più blasonate
“Simply Clever” recita il motto ufficiale che campeggia in ogni spot televisivo del marchio Skoda. Tradotto in italiano reciterebbe “semplicemente intelligente”, insomma due parole che racchiudono in loro l’intera filosofia del brand della Repubblica Ceca. Dopo il periodo non proprio brillante sotto il controllo statale, Skoda ha vissuto una rinascita dal punto di vista commerciale grazie alla collaborazione con Volkswagen iniziata nel 1991 fino all’acquisizione definitiva delle quote di mercato con l’inizio del nuovo millennio.
Da questo punto in poi il marchio boemo si è conquistato una meritata nomea di auto solida, affidabile e dal prezzo di acquisto comunque accessibile. Questo balzo in avanti in termini qualitativi è stato possibile raggiungerlo grazie alla tecnologia messa a disposizione dal gruppo Volkswagen che gli ha concesso ogni tipo di componentistica. L’ultima novità del marchio ceco ha alzato così tanto l’asticella che sfida apertamente le rivali più blasonate come Audi e BMW.
Salto di qualità con la nuova Skoda Superb
La Skoda Superb è l’ammiraglia del brand boemo presentata al mercato nel 2001, o forse lo è stata fino all’arrivo nel listino del Kodiaq, il SUV di grandi dimensioni con cui la grande station wagon ceca condivide la piattaforma MQB-EVO del gruppo di cui fa parte. La seconda serie è stata lanciata nel 2008, mentre la terza risale al 2015 e ora è il momento del debutto della quarta serie della familiare di Praga che non prevede però più la variante berlina tre volumi.
Ad essere onesti, Skoda Superb non è proprio l’auto che strappa l’occhio al suo passaggio. Non è quel tipo di automobile appariscente, che si acquista per farsi notare. Però dalla sua parte ha così tante doti e pregi che la rendono una delle familiari più apprezzate in Europa da oltre due decenni. Certamente chi la sceglie lo fa innanzitutto per la enorme quantità di spazio a bordo che riesce a offrire, una delle poche a riuscire a competere con i tanto modaioli SUV e che punta principalmente più alla sostanza che alla superficiale apparenza, pagando per il valore reale di ciò che acquista.
Il baricentro basso garantisce consumi inferiori e una dinamica di guida superiore rispetto ai SUV concorrenti e non rinuncia a una massiccia dose di tecnologia di bordo di primo livello. L’abitabilità interna è da record, con il baule in grado di garantire ben 690 litri di capacità, che si riducono a 510 per la variante ibrida plug-in. Il prezzo di partenza è di 44 mila euro per la versione entry level equipaggiata con motore 1.5 a benzina mild hybrid da 150 CV e si superano i 50 mila per le varianti più potenti e elettrificate.