Quando puoi rescindere il contratto dopo aver acquistato un’auto? Ecco cosa dice la legge e a cosa bisogna prestare attenzione
Sapevi che quando acquisti una nuova automobile hai possibilità di rescindere il contratto? Probabilmente sì, ma non tutti sanno che la rescissione può avvenire solo in alcuni casi. La legge parla chiaro. Se si vuole annullare un contratto appena firmato, bisogna muoversi attentamente, facendo attenzione a determinati dettagli troppo spesso sottovalutati. Proviamo quindi a fare chiarezza e vediamo come bisogna agire secondo i termini di legge.
Partiamo da ciò che probabilmente tutti sanno. Il contratto di acquisto di un’automobile può essere annullato, ma solo dopo la fine del periodo di tolleranza dalla scadenza dei termini di consegna. In altre parole, per poter rescindere il contratto bisogna aspettare almeno sessanta giorni. Nonostante a volte i ritardi nella consegna facciano salire ansia e tensione negli acquirenti, è quindi necessario mantenere la calma e attendere il decorso dell’intero periodo prima di agire legalmente tramite l’eventuale rescissione.
La pazienza è una virtù necessaria se si acquista un’auto nuova ma è altrettanto necessario essere informati sui nostri diritti, prendendo in particolare in considerazione l’articolo 61 del Codice del Consumo italiano che esplicita in maniera chiara quali siano i doveri del concessionario e i diritti dell’acquirente.
Come muoversi per rescindere il contratto di acquisto di un’automobile: le condizioni
Il venditore ha l’obbligo di completare la consegna entro 30 giorni dalla data concordata, salvo accordi diversi tra le parti. Questo è ciò che si legge nell’articolo 61 del Codice del Consumo. In caso contrario, l’acquirente può accettare una proroga per venire incontro alle esigenze dei concessionari. Ma decorsa tale proroga, può procedere con la rescissione del contratto.
Se questo è già, di per sé, uno strumento di tutela che tutti i consumatori dovrebbero tenere a mente al momento dell’acquisto di una vettura, soprattutto in caso di possibili ritardi nella consegna, altrettanto interessante può essere il diritto a ottenere il doppio della caparra versata se i ritardi in questione si dimostrassero ingiustificati. Questo diritto si attiva quando il contratto prevede il pagamento di una caparra e il venditore non riesce a rispettare i termini. Lo stabilisce l’articolo 1385 del codice civile.
Ma cosa è necessario fare concretamente per far sì che queste clausole si attivino e tutelino quindi i diritti dell’acquirente? Per prima cosa è necessario inviare una lettera di diffida al concessionario, come sollecito. Qualora il ritardo dovesse continuare, si può optare per la risoluzione del contratto, con richiesta di rimborso e di caparra raddoppiata, o si può richiedere un veicolo sostitutivo a titolo gratuito fino alla consegna dell’auto acquistata.
Qualora non si avesse dimestichezza con questo tipo di azioni, è comunque consigliabile farsi aiutare dagli esperti. In particolare, in casi del genere diventa fondamentale il supporto di organizzazioni in grado di offrire assistenza legale e consulenza personalizzata. Insomma, esistono vari modi per tutelarsi quando si decide di affrontare un investimento importante come l’acquisto di una nuova automobile. L’aspetto fondamentale è cercare sempre di informarsi al meglio sui propri diritti, leggendo bene tutte le clausole presenti nell’accordo che si sta per firmare, possibilmente prima di mettere la propria sigla nero su bianco.