Non mancano i problemi per gli automobilisti e da poco è arrivata la nuova stangata derivata dai cambiamenti per l’assicurazione.
In questo periodo molto confuso e complicato non mancano di certo i problemi economici. Gli italiani hanno dovuto iniziare a fare i conti con l’inflazione che si è fatta sempre più galoppante negli ultimi anni e dunque la situazione spesso è difficile da poter digerire.
Sono sempre di più le automobili usate che vengono acquistate, in modo tale da poter limitare almeno in un primo momento i costi. Purtroppo però ci sono delle spese che sono obbligatorie e dalle quali non si può davvero sfuggire.
Una di queste è quella legata all’assicurazione, con i suoi costi che stanno variando sempre di più. Dopo un periodo di stallo, dovuto soprattutto al bassissimo numero di incidenti nel periodo della Pandemia, ora la situazione assicurativa sta cambiando.
Il 2022 ha visto un’impennata delle richieste di aiuto per affrontare dei sinistri e il continuo aumento della manodopera e soprattutto dei pezzi di ricambio delle automobili ha portato queste ultime a vedere impennato il proprio prezzo. Se l’anno passato dunque ha riportato il trend sui numeri del 2019, il 2023 sta andando ancora di più in quella direzione.
Per questo motivo l’IVASS, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, ha portato alla luce del sole i vari dati del primo trimestre del nuovo anno per quanto riguarda i costi. Tutte le voci sono in chiaro aumento e soprattutto si può notare ancora una differenza tra Nord e Sud.
Cresce il costo delle assicurazioni: ecco le differenze
Per prima cosa si può notare come il premio medio annuo delle assicurazioni sia aumentato di circa il 4% rispetto al 2022, passando così da 353 Euro a 368 Euro. Si tratta di un cambiamento importante soprattutto per i giovani, infatti i ragazzi tra i 18 e i 24 hanno visto accrescere questo parametro del 7,7%, mentre per gli over 60 solo del 3%.
In generale a essere cresciuto è però il costo delle assicurazioni e in alcune Regioni molto più che in altre. Il Piemonte ha visto un aumento del 4,9%, la Sardegna del 5,4%, ma soprattutto è il Lazio ad aver alzato le proprie tariffe del 6,7%, rendendola così quella che in proporzione è accresciuta du più in tutta Italia.
Ad alzare moltissimo i numeri della Regione è il capoluogo, con Roma che ha visto impennarsi il costo delle assicurazioni dell’8% rispetto al 2022. Male anche Massa-Carrara con netto 6%, mentre il grande aumento delle assicurazioni in Sardegna dipende soprattutto dalla provincia di Sassari che ha avuto un impatto del 5,9%.
Nonostante questo sono sempre due le provincie che in Italia hanno il triste record delle assicurazioni più costose: Napoli e Prato. Il capoluogo campano si stanzia su una media di 540 Euro all’anno, mentre la provincia toscana si aggira sui 527 Euro.
La più economica in assoluto invece è la provincia siciliana di Enna, dove si rimane solo sui 269 Euro, seguita subito dopo da Oristano con 282 Euro, Potenza con 283 Euro e infine Pordenone con 288 Euro. Le differenze dunque non mancano da Nord a Sud, ma l’unica certezza è che i costi aumentano.