Un marchio cinese si affida all’Italia per poter lanciare le nuove auto elettriche low cost. Le motivazioni sono comprensibili
Il nostro paese può offrire diverse opportunità alle case automobilistiche che decidono di commerciare dei prodotti di nuovissima generazione. In effetti, sono diverse le aziende che hanno preso di mira l’Italia per poter presentare e lanciare i propri modelli. Fra queste, ce n’è una in particolare capace di garantire delle auto elettriche low cost e ad emissioni zero.
Parliamo della nuovissima azienda cinese NIO, interessata molto alle dinamiche del mercato automobilistico del nostro paese. I bassi costi e la qualità dei loro articoli potrebbero essere un connubio vincente nel settore nostrano. Lo hanno capito benissimo i dirigenti di questa azienda, dato che si affidano all’Italia per lanciarli in tutto il vecchio continente europeo.
Eppure, secondo il sito informazioneambiente.it, il mercato delle auto elettriche del nostro paese sta subendo qualche flessione. Il lancio dei nuovi modelli cinesi, però, si andrà a collocare sul commercio di fine 2024, o giù di lì. In quel periodo, magari, la situazione potrebbe anche cambiare.
Le auto elettriche low cost in arrivo
La decisione della NIO di espandere il suo raggio d’azione anche al di fuori della Cina, deriva dal fatto che il governo ha erogato incentivi statali solamente fino al 2022. L’espansione, quindi, è necessaria per dare linfa al proprio commercio di mezzi di trasporto elettrici. In effetti, l’azienda ha puntato solo su essi e sulla possibilità di venderli a bassi costi.
Queste ultime due qualità sono molto popolari in Italia, ecco perché i dirigenti dell’azienda di Shangai, fondata solo nel 2014, hanno scelto la penisola come rampa di lancio. Il successo del marchio potrebbe essere assicurato, anche perché si tratta di un’azienda molto affidabile e nota ai più esperti del mondo dei motori. La sua visibilità deriva anche dalla presenza del logo nelle gare di Formula E nel campionato FIA.
Ma la NIO non è l’unica multinazionale cinese che ha deciso di puntare sul nostro paese nel settore automobilistico. Non possiamo evitare di citare anche la BYD e, soprattutto, la Chery.
L’idea dell’azienda di Shangai, comunque, è anche quella di affidarsi ad una gigafactory per poter produrre delle batterie cilindriche a Hefi, sempre sul territorio cinese. Tale mossa mira a far aumentare la produzione del marchio e a ridurre la dipendenza dall’attuale fornitore, CATL. Tutto ciò comporterà una crescita delle vendite e della produzione di auto elettriche a bassi prezzi.