Può capitare di ricevere una multa quando si parcheggia nelle piazzole con strisce blu. Ma è possibile farsi togliere la sanzione?
Prima o poi succede. E quando avviene l’arrabbiatura è assicurata. Stiamo parlando di quella situazione in cui si torna al proprio veicolo parcheggiato e si trova la notifica che attesta l’avvenuta contravvenzione. Le ragioni dell’avviso di multa possono essere principalmente due. O non è stata pagata la sosta, o si è andati oltre il limite temporale del ticket. In entrambi i casi c’è poco da fare. Si è nel torto. Eppure in alcuni frangenti si può richiedere l’annullamento e ora vedremo quando e come.
Di prassi quando si riceve a casa il bollettino, sono presenti due cifre. Quella che corrisponde alla sanzione e quella con lo sconto del 30% se si procede al versamento entro cinque giorni. Nonostante tale agevolazione, c’è chi sceglie lo stesso di rivolgersi alle autorità per tentare di ottenere la cancellazione.
Multa strisce blu, come farsela togliere
Cerchiamo di capire ora i frangenti in cui si potrebbe essere nella ragione. Il primo aiuto è fornito dall’articolo 7 comma 8 del CdS. Questo stabilisce che il Comune di riferimento intervalli aree di sosta a pagamento ad altre libere. Le famose strisce bianche. Non sono stabiliti numeri o proporzioni. Ciò che conta è che vi siano. Qui però sorge un dubbio relativo. Nelle grosse città i parcheggi non a pagamento sono pressoché inesistenti. E al massimo sono alternati a quelli dedicati ai residenti di zona. Ne consegue che farsi levare una sanzione diventi un’impresa.
Agganciandoci a questo discorso, va detto che, il Comune, tramite ordinanza deve spiegare e motivare la scelta di non aggiungere piazzole free. Se questo documento non è rintracciabile, l’automobilista punito può avviare la procedura di richiesta di annullamento davanti al giudica di pace, appellandosi all’illegittimità.
Se la multa viene emessa da un ausiliario in una zona non di competenza della società ci si può rivalere, in quanto l’utilizzo di personale privato investito dalla pubblica amministrazione di un ruolo può avvenire in precisi frangenti, a patto che ciò avvenga nelle aree date in concessione all’azienda.
Possono comunque elevare le contravvenzioni sia la polizia municipale, sia i cosiddetti vigilini. Tuttavia entrambi devono essere stati assunti dal Comune o essere dipendenti di società esterne autorizzate dal Comune al controllo delle infrazioni. Anche qui dovrà essere presente un’ordinanza, in corso di validità, altrimenti la multa diventerà illegittima.
Altra possibilità per l’automobilista di spuntarla, è il parchimetro rotto o non funzionante. E’ bene fare una foto da allegare alla richiesta di rimozione della sanzione. Lo stesso vale se la macchinetta non ha stampato lo scontrino. Qui è bene telefonare ai vigili urbani di zona, o alla società che si occupa dell’area.
Da segnalare che chi possiede il pass per disabili, non è tenuto a pagare sulle strisce blu. Basta che questi sia ben visibile sul cruscotto e la vettura usata a beneficio della persona con handicap.
Per presentare appello al giudice di pace si hanno 30 giorni di tempo. 60 al Prefetto.