L’introduzione di una nuova tassa sui veicoli a zero emissioni è una possibilità concreta: ecco perché sarebbe una batosta per tutti gli automobilisti.
Le auto elettriche rappresentano ormai una realtà nel mondo a quattro ruote. La transizione all’elettrico, infatti, è ormai iniziata passando per i maggiori mercati non solo d’Europa, ma di tutto il mondo. Uno dei più importanti sotto questo punto di vista è quello degli Stati Uniti dove, però, fino ad ora le auto a zero emissioni hanno ricevuto un’accoglienza piuttosto tiepida. 
Le vendite di questi veicoli, infatti, hanno faticato a crescere negli ultimi anni, seppur con qualche eccezione come la California, nonostante l’amministrazione Biden abbia provato ad incrementare la vendita di modelli a zero emissioni con una serie di leggi importanti. Adesso, però, il mercato delle auto elettriche potrebbe subire una batosta perché in Texas potrebbe essere approvata una legge che potrebbe frenare i clienti dall’acquisto di questi veicoli.
La nuova tassa che spaventa gli automobilisti
Nello Stato, infatti, manca solo la firma del governatore Greg Abbott per approvare una tassa annuale da 200 dollari – pari a circa 182 euro al cambio attuale – per tutti i possessori di auto elettriche. Il motivo per cui gli automobilisti che guidano le auto elettriche dovrebbero pagare questa tassa è che il Texas, proprio a causa dello sviluppo di queste vetture, teme di perdere un’importante indotto annuale derivato dalle accise sui carburanti. Nel 2015, infatti, furono raccolti circa 3,4 miliardi di dollari grazie all’aggiunta di 20 centesimi di dollaro al gallone, rappresentando così la quarta fonte d’entrata più grande dello Stato.
Una scelta, però, che sta già suscitando diverse polemiche e che andrebbe anche contro gli interessi del Texas stesso visto lo stato americano è uno dei più importanti per la produzione di auto elettriche, vista la presenza della Gigafactory ad Austin e l’avvio dei lavori per un nuovo stabilimento di raffinazione del litio, entrambi appartenenti a Tesla. 
Qualora la nuova tassa dovesse essere approvata, poi, sarebbe un boomerang importante anche sul fronte degli ecoincentivi, mai realmente decollati negli Stati Uniti e che nelle scorse settimane hanno anche subito una revisione dei criteri per accedervi con la lista di auto eleggibili per le due tranche da 3.750 dollari (3.400 euro circa al cambio attuale) ridotta ulteriormente.
Con l’obiettivo di salvaguardare la propria filiera e gli stabilimenti sul suolo americano, il governo statunitense ha aggiornato i regolamenti relativi alla provenienza delle materie prime delle batterie e alla produzione delle batterie stesse. In questo modo, sul mercato americano, sono solo 10 i modelli elettrici acquistabili dagli automobilisti americani grazie agli incentivi, una mossa ulteriore che non favorisce di certo lo sviluppo delle auto elettriche.