Bufera in Formula 1, rabbia per il nuovo divieto: “Non ha senso”

In Formula 1 le regole possono cambiare spesso. Un divieto che potrebbe entrare in vigore presto non sembra però convincere molti addetti ai lavori.

Il 2023 sembra essere iniziato nel segno della stagione passata in Formula 1. Max Verstappen sembra essere ancora il favorito numero uno per la conquista del titolo, il terzo della sua carriera. Gli avversari certamente non vogliono arrendersi e vogliono rendergli la vita difficile fino a che sarà possibile, ma almeno per ora le premesse non sono delle migliori.

formula 1 modifiche
Auto Formula Uno in gara – Foto | Fuoristrada.it

E’ anche per questo che Liberty Media, la società che gestisce il Circus, ha deciso di introdurre recentemente una serie di modifiche al regolamento volte a aumentare lo spettacolo, come accaduto ad esempio con la Sprint Race. Questa non sembra però essere l’unica novità che può cambiare le abitudini degli appassionati.

In Formula 1 i cambiamenti non mancano

Le monoposto hanno ovviamente un ruolo determinante in Formula 1 se si vogliono ottenere risultati importanti, pur restando ovviamente decisivo anche il pilota, che deve cercare di valorizzarne le caratteristiche migliori. Ed è per questo che resta importante stabilire una buona sintonia tra chi è al volante e la vettura.

Gli appassionati di questo sport sanno bene quanto le squadre ritengano fondamentali le termocoperte (introdotte nel 1985), che consentono di scaldare gli pneumatici prima del loro utilizzo. Già in passato si era parlato di una loro possibile abolizione, dettata soprattutto da due motivi: ridurre le emissioni, concetto ormai indispensabile per il settore, ma allo stesso tempo diminuire i costi, altro aspetto su cui non si può soprassedere.

gomme Formula 1
Le gomme in Formula 1 hanno un’importanza fondamentale – Foto | Fuoristrada.it

Ma sarà davvero cosi? La strada sembra essere tracciata in vista del 2024, nonostante questa scelta possa comportare conseguenze da non trascurare. La pressione di partenza, infatti, aumenterebbe di 10 psi, mentre calerebbe l’impronta a terra.

I dubbi non mancano

L’attenzione ai consumi e alla sostenibilità rappresentano certamente concetti importanti, a cui non può che badare anche la Formula 1. Alcuni però ritengono che tenerli in considerazione sia importante, ma senza estremismi.

Già nelle ultime stagioni si era lavorato per allentare le regole in vigore, riducendo gradualmente il livello massimo di temperatura delle gomme, da 100° a 70° gradi, fino a raggiungere i 50° fissati da questo campionato. C’è chi ritiene però che l’eliminazione totale di questo accessorio possa compromettere del tutto il livello di sicurezza in pista, aspetto che non può evidentemente essere trascurato.

A esprimersi totalmente contro questa proposta ci ha pensato Martin Brundle, ex pilota e attuale opinionista di Sky Sports: “I piloti e i commissari sono più a rischio – ha scritto sul sul profilo Twitter -. Non ha senso che la F1 vieti il riscaldamento degli pneumatici. Le auto annuleranno qualsiasi risparmio di costi ed efficienza nel momento in cui arriveranno a schiantarsi. Il modo più costoso e inefficiente di riscaldare gli pneumatici da corsa durante i test, le prove, le qualifiche e le gare è quello di utilizzare una vettura di F1″.

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