L’annuncio del campione sconvolge il mondo della Formula 1. Le sue parole hanno lasciato a bocca aperta tutti i tifosi e gli appassionati del Circus
Da quel: “Non potevo farlo” sono scaturite tutta una serie di considerazioni che lasciano capire cosa fosse veramente accaduto. Una storia che riemerge con tutte le sue contraddizioni e le difficoltà da parte dei diretti protagonisti. 
L’attuale mondo della Formula 1 vive di un predominio schiacciante di una scuderia sulle altre e di un pilota su tutti. Max Verstappen e la Red Bull sono inarrivabili per la concorrenza, con Mercedes e Ferrari che addirittura devono vedersela anche con l’Aston Martin di Alonso. Proprio l’asturiano è tornato protagonista oltre la soglia dei 40 anni, mostrando una voglia e una forma da ragazzino. Lui che in passato ha vissuto duelli epici nel Circus, prima con Michael Schumacher e poi con Hamilton.
Dopo aver lasciato la Renault, al termine della stagione 2006 e con due titoli in tasta, Alonso si spostò in McLaren, dove si ritrovò l’esordiente Lewis come compagno di box. Una convivenza davvero complessa tra quello che era al momento il numero 1 del paddock e l’astro emergente. Ne finì per avvantaggiarsene la Ferrari di Raikkonen, al termine della stagione 2007, segnata anche dalla terribile “Spy Story”.
Proprio quei file che testimoniavano la colpevolezza della McLaren furono compromettenti nel rapporto tra Fernando e Ron Dennis, all’epoca team principal della scuderia di Woking.
Fernando Alonso e il difficile periodo in McLaren: dai problemi con Ron Dennis all’attestato di stima per Lewis Hamilton
Durante il Gran Premio d’Ungheria de 2007, Alonso ricevette 5 posizioni di penalità in griglia dopo aver ostacolato Hamilton in pit-lane durante il Q3. Durante la riunione della domenica mattina, il pilota di Oviedo chiese al team (come riportato dalla BBC) di sabotare la gara del compagno di squadra. In caso contrario avrebbe consegnato alla FIA dei documenti compromettenti proprio per la “Spy Story”. 
Un atteggiamento che mandò su tutte le furie Dennis e ruppe definitivamente il rapporto, mai nato, tra il due volte iridato e la McLaren.
Parlando al Daily Mail, Alonso ha confessato: “Non potevo continuare con la McLaren. All’epoca sia io che Hamilton eravamo giovani e immaturi e avremmo avuto bisogno dell’aiuto del management che non abbiamo avuto”.
Poi aggiunge: “Nonostante avessimo avuto una stagione difficile, ognuno rispettava quello che faceva l’altro in pista. Entrambi ci consideriamo a vicenda uno dei concorrenti più duri che abbiamo mai incontrato in carriera. Oggi posso dire che sarebbe bello concludere la carriera insieme”.
Parole che suonano come musica per le orecchie dei tifosi, ma chissà se ci sarà mai questa opportunità.