Formula 1, la decisione è irrevocabile: stop definitivo, non possono più farlo

Sono passate solo tre gare nella stagione della Formula 1, ma è già arrivata una decisione irrevocabile: lo stop è definitivo, addio per sempre

Da una parte c’è la Red Bull che sta monopolizzando il Mondiale di Formula 1 esattamente come aveva fatto fino al 2021 la Mercedes. Dall’altra però c’è una disciplina che continua a conquistare il pubblico e lo dimostrano le affluenze nei circuiti e gli ascolti in tv.

Formula 1, decisione irrevocabile per il calendario
Formula 1, decisione irrevocabile (Ansa Foto) – Fuoristrada.it

Ecco perché al momento mentre il Motomondiale sta cercando un rilancio a livello internazionale e ha preso Dan Rossomondo dalla NBA come nuovo esperto commerciale, la F1 si vende da sola. Ma non tutti la vogliono in realtà, perché nelle ultime ore è arrivata una defezione clamoroso che sta facendo molto discutere nel mondo dei motori.

Fino a qualche mese fa infatti sembrava che ci fossero le premesse per veder tornare Verstappen e compagni a sfidarsi anche sulla pista di Sepang, una delle più amate dai piloti. Invece il Gran Premio di Malesia, c he manca dai calendari internazionali ormai dal 2017 e non solo per colpa della pandemia, rimarrà fuori e non ci sono speranze di rivederlo.

Formula 1, la decisione è irrevocabile: il futuro sarà molto diverso per tutti

Il Gran Premio della Malesia era entrato ufficialmente in calendario nel 1999 e da allora sono state disputate ininterrottamente 19 edizioni della gara. Ogni anno la Formula 1, ma anche il Motomondiale (che invece è già tornato) si sonoi dati appuntamento a Sepang, tracciato dal disegno particolare e bellissimo.

Nei primi tre anni sempre una Ferrari davanti, con Eddie Irvine e poi la doppietta di Michael Schumacher che lì ha vinto in tutto 3 volte, anche se il recordman è Sebatian Vettel con 4 (una anche in rosso). E il primo successo in carriera per Kimi Raikkonen nel 2003 o ancora l’ultimo di un pilota italiano in F1, con Giancarlo Fisichella nel 2006 al volante della Renault.

Tutti rircordi belli che però rimarranno tali perché nessuno sa se mai un giorno le monoposto torneranno a percorrere questa pista. La pietra tombale sulle speranze dei tifosi, non solo quelli malesi, è arrivata direttamente dal governo del Paese. La licenza per la F1 è scaduta nel 2020, per rinnovarla servirebbero molti fondi che l’amministrazione pubblica non ha da destinare a quello scopo e non ci sono privati in grado di sostituirla.

La Formula 1 non tornerà a Sepang, è ufficiale
La Formula 1 non tornerà a Sepang (Ansa Foto) – Fuoristrada.it

Lo ha detto chiaramente il ministro malese dei giovani e dello sport, Hannah Yeoh, ai microfoni di The Vibes: “La Formula 1 costa molto. Arriveranno dal governo finanziamenti dal Governo (poco più di 4 milioni di euro, ndb) per migliorare il tracciato e se potessimo ospitare un Gran Premio, lo avremmo già fatto. Per ora non è possibile, ci dedicheremo soltanto a quelli che sono considerati gli interventi più urgenti”.

Stefano Domenicali avvisa tutti: la storia della Formula 1 non conta, per le gare servono garanzie

Liberty Media e la FIA però non possono permettersi di aspettare e quindi per le prossime stagioni stanno già trattando per rinnovi e nuovi ingressi. Come quello della pista sudafricana di Kyalami che è pronta per fare il suo rientro in calendario probabilmente già dal 2024. Potrebbe essere sacrificato il GP del Belgio a Spa, una grande classica del calendario, oppure semplicemente andare ad occupare lo slot che nel 2023 doveva essere della Cina a Shangai.

Stefano Domenicali
Stefano Domenicali (Ansa Foto) – Fuoristrada.it

In fondo Stefano Domenicali, CEO di Liberty Media, ancora nelle ultime ore è stato molto chiaro sulle strategie future. Le gare che hanno fatto la storia del motorismo meritano rispetto, ma non possono pensare di essere protette all’infinito. Anzi, sono loro a dover dare garanzie per il futuro, anche se il calendario non andrà oltre i 24 appuntamenti. Quindi anche Monza e Imola sono avvisate.

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