Guard rail, cambia la normativa: le modifiche del 2023

Sapete davvero tutto sul Guard Rail? Finalmente abbiamo la lista di normative riguardanti le barriere che proteggono automobilisti ed automobili da rovinose uscite di strada. Questo è tutto ciò che c’è da sapere.

Spesso non diamo il giusto credito a degli elementi fondamentali per la sicurezza stradale. Ad esempio quanti di voi notano la presenza del classico guard rail sul bordo della strada che stanno percorrendo? Noi lo abbiamo fatto e ci siamo pure informati riguardo questo oggetto.

Sicurezza Canva 26_03_2023 Fuoristrada
Ecco come sono fatti (Fuoristrada.it)

A quanto pare ci sono severe normative che l’Anas o chi per lei deve rispettare durante l’installazione di questi strumenti che servono principalmente ad impedire alle automobili di uscire di strada e in certi casi cadere giù da un cavalcavia su tutto il territorio nazionale.

Sicuro e basta

I primissimi guard rail sono antichissimi e nascono ancora prima delle automobili. Infatti questo termine veniva già utilizzato a quanto pare dagli ingegneri britannici che operavano nel mondo delle ferrovie, installando spesso barriere di metallo come queste sui lati dei binari per tutelare i passeggeri in caso di un deragliamento ed impedire che il treno si schiantasse in caso di guasto.

Guardrail Ansa 26_03_2023 Fuoristrada
Molti sono i rischi di un incidente contro una barriera come questa (Fuoristrada.it)

Nel nostro paese questi strumenti diffusi un po’ in tutto il mondo vengono utilizzati anche per evitare un urto elastico: la definizione di questo fenomeno riguarda quello che succede ad un’automobile quando questa ha un incidente e l’uso del guard rail previene che la carcassa dell’auto inizi a rimbalzare qua e là per la carreggiata rischiando di ferire qualcun altro.

Come vanno montati

Naturalmente non è che gli operai girino casualmente per le strade dell’Italia montando questi strumenti in punti casuali delle autostrade, i guard rail sono sottoposti ad una regolamentazione importante che arriva direttamente dall’Unione Europea e non solo dal nostro governo per garantire la sicurezza stradale e prevenire gravi incidenti.

L’ultima normativa uscita in ordine cronologico è la UE 305/2011 che arriva proprio da Bruxelles e che fissa importanti punti chiave sull’utilizzo dei guard rail, le dimensioni e la consistenza che questi devono presentare per essere davvero sicuri e i punti delle strade ed autostrade dove possono e non possono essere montati. Siete sicuri di sapere tutto quello che c’è da sapere?

Non va ovunque

I guard rail vengono generalmente montati in prossimità di grossi ostacoli come pareti o muri che in caso di impatto sarebbero una sentenza di morte per gli sfortunati automobilisti. Anche le strade che passano ad almeno un metro di altezza dal terreno sottostante sono sottoposte a questa regolamentazione per evitare o ridurre i rischi che un veicolo finisca di sotto.

Incidente Ansa 26_03_2023 Fuoristrada
I guard rail devono impedire che gli automobilisti escano violentemente di strada (Fuoristrada.it)

Non è tutto: queste barriere sono usate anche per tutelare lo spartitraffico ed eventuali opere d’arte o installazioni di valore culturale che si trovano in prossimità della strada e non possono essere rimosse da quel punto. Strutturalmente, il guard rail è composto da lamiere studiate per ottenere il doppio effetto di assorbire l’urto e non ferire gravemente l’automobilista che tutela.

Chi vigila sulla sicurezza di queste barriere? Naturalmente l’Unione Europea: tutti i guard rail montati in Italia sono sottoposti almeno teoricamente a crash test per verificarne la tenuta e la solidità in base alle direttive europee risalenti all’anno di emanazione del provvedimento. Almeno sulla carta, potete viaggiare sicuri, ma vi sconsigliamo di urtarli a posta per testarli!

Impostazioni privacy