Il campione di MotoGp non ha dubbi: ecco di chi è la colpa. Dura accusa al team. Le parole sono senza peli sulla lingua
Vincere è un lavoro di squadra. Anche e soprattutto in MotoGp. In pilota corre da solo in pista, ma a fare la differenza è il lavoro di gruppo. Dai progettatori agli ingegneri, ai meccanici…sino ai compagni di squadra. Basta un solo cambiamento nel team, una sola modifica per cambiare il corso della storia. 
Fabio Quartararo è sicuramente la stella di casa Yamaha. Il pilota francese, che nel 2021 è riuscito a laurearsi campione, nella passata stagione ha portato 248 punti su 248 alla casa giapponese per quanto riguarda il mondiale costruttori. Considerando che per la classifica generale del mondiale legato alle case vengono presi in considerazione solo i punti guadagnati dal pilota che ha fatto registrare il risultato migliore, va da sé che il resto dei piloti con moto del team Yamaha o clienti dell’azienda non hanno fatto registrare risultati eclatanti. Qualcosa a cui pensare per Franco Morbidelli, Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow e Darryn Binder, che non sono riusciti a farsi valere quanto potevano nell’economia complessiva di squadra.
Quartararo, che stoccata al team! “Noi ci siamo bloccati da quando è andato via”
La cosa non è passata inosservata neanche a Quartararo. Il pilota francese ha ben chiara l’importanza del lavoro del team e dei diversi piloti per arrivare a raggiungere l’obbiettivo del mondiale costruttori, e senza troppi peli sulla lingua non si è risparmiato e ha dato la sua visione sulle motivazioni per cui la Yamaha negli ultimi tempi si sia trovata ad essere surclassata dal dominio Ducati.
“Loro hanno avuto un grandissimo finale di stagione” ha ammesso, “rimproverando” invece la staticità della Yamaha, rea di essersi seduta sugli allori. “Noi non abbiamo fatto passi avanti né provato cose nuove” ha detto. Lo sviluppo del motore aveva subito una battuta d’arresto per via del covid, ma il talento francese si aspettava comunque un assist dalla progettazione che non è arrivato.
Quartararo ha lanciato una dura critica al team. “Gli altri andavano avanti. Noi restavamo fermi” ha detto con amarezza. Il pilota si sarebbe accordo della mancanza di ambizioni del team al Mugello, quando mentre lui arrivava secondo il team festeggiava. “Nessuno si è reso conto che eravamo nei guai”. Il motociclista non ha dubbi: con un’altra mentalità i risultati sarebbero stati diversi. “Avevo il potenziale per lottare per vincere, ma la moto non me lo ha consentito” ha detto senza troppi peli sulla lingua.
Uno dei fattori decisivi del “blocco” del lavoro di squadra della Yamaha però sarebbe stato l’addio del compagno di squadra Maverick Vinales. “Da quando non è più in Yamaha, la moto non è più competitiva“. Vinales ha salutato la casa giapponese nel 2021, e la sua assenza stando al collega si sentirebbe tutt’ora. Proprio questo, avrebbe fatto la differenza anche per quanto riguarda il mondiale costruttori.