I numeri non sono opinabili. Con una elettrica si arriva addirittura a spendere di più. Tempi duri per chi deve utilizzare l’auto per lavoro. E il 2023 è appena iniziato
Sono drammatici i rincari che, in ogni zona d’Italia, si registrano su diesel e benzina. Ovunque, il prezzo del carburante sta schizzando alle stelle. Un assist servito su un piatto d’argento per chi, da tempo, propugna la transizione verso l’elettrico puro o almeno verso l’ibrido. E invece no, perché purtroppo costa di più ricaricare l’auto elettrica che non fare un pieno con queste tariffe pazzesche. Non ci crederete, ma è così. I numeri parlano chiaro. 
Come detto, il 2023 è iniziato malissimo per gli automobilisti. Praticamente impossibile trovare una stazione di rifornimento dove ci si possa rifornire con meno di due euro al litro. Che sia benzina o gasolio, poco importa. Tutto questo per via del fatto che il Governo presieduto da Giorgia Meloni non ha inteso (almeno fin qui) prorogare il taglio delle accise che, nel 2022, aveva leggermente arginato i rincari di marzo-aprile scorsi, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Tutto ciò, ovviamente, porterà a una serie di rincari a cascata, dato che in Italia la maggior parte del trasporto merci è effettuato su gomma. Secondo alcune stime operate dalle associazioni che difendono i consumatori, si viaggia pericolosamente verso i due euro e cinquanta al litro, che, anzi, in alcuni casi si sfiora già. Sulle autostrade italiane, soprattutto. Solo per fare qualche esempio, la benzina arriva a costare 2,392 euro/litro sulla A1 Roma-Milano. Sulla Autostrada A4 Brescia-Padova benzina a 2,384 euro/litro, diesel 2,449 euro/litro.
Ricaricare l’auto elettrica costa più della benzina: incredibile ma vero
Facile, quindi, per i fautori dell’elettrico dire il più banale dei “te l’avevo detto”. Eppure, vi sorprenderà sapere, che, invece, nonostante questi rincari continui e preoccupanti, costa di più ricaricare l’auto elettrica, che non effettuare un pieno di diesel o benzina. Anche in questo caso ci affidiamo ai numeri. E la matematica non è mai un’opinione.
Non cullatevi, quindi, voi che avete un’auto elettrica. Sono già numerosissimi i casi che segnalano come ricaricare l’auto in una delle colonnine pubbliche preposte, costi di più che non effettuare un pieno. Le ultime stime, infatti, segnalano come i prezzi delle ricariche rapide pubbliche siano aumentati più del 50% negli ultimi mesi. Del resto, sappiamo bene quanto i rincari si siano visti anche sulle nostre bollette. 
Per ricaricare un’auto familiare (e percorrere quindi circa 300 chilometri) si arriva a spendere anche 40 euro. Quando, invece, un rifornimento di benzina che ci permetta di effettuare la stessa distanza, arriverebbe a costare 37 euro. 3 euro in meno, quindi. I dati si riferiscono alla Gran Bretagna, ma ben presto, probabilmente, saremo qui a descrivere la medesima situazione in Italia. In altri casi, invece, con un’auto di grossa cilindrata alimentata totalmente a combustione si arriverebbe a spendere una decina di euro in più. Senza, però, doversi mai fermare: un’elettrica, invece, dovrebbe farlo. Insomma, che siate per le auto tradizionali o per quelle elettriche, i tempi sono duri, durissimi.