Stellantis nei guai: l’accusa è pesantissima | Coinvolta anche Fiat

Grattacapi per l’azienda Stellantis. L’azienda alle prese con una dura battaglia. Ecco cosa sta succedendo: lo scenario

Continuano i guai per Stellantis. La situazione dell’azienda in Cina continua infatti ad essere quanto mai delicata. E’ di qualche mese fa, dello scorso ottobre, la notizia dell’istanza di fallimento presentata dalla holding nata dal progetto comune di  Jeep e il partner locale GAC.

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Guai in vista per Stellantis in Cina? (Fuoristrada.it)

Questo ha portato Stellantis ad una drastica decisione: un netto cambio di rotta rispetto al passato.  L’azienda ha deciso di virare verso una strategia d’importazione in Cina. Questo ha creato malcontento tea i concessionari locali di auto Jeep. Da li in poi sono arrivate diverse richieste di riscarcimento, calcolabili in milioni di dollari, agli indirizzi del gruppo, colpevole di avere interrotto la produzione cinese.

Stellantis, le accuse all’azienda: dura battaglia contro i concessionari in Cina

Alla Stellantis è infatti stata recapitata una lunga lettera firmata da ventisei concessionari locali. Nella nota si sottolineano le gravi perdite economiche causate dalla decisione, che viene sottolineato essere stata presa a senso unico dal gruppo, di interrompere l’attività. Questo ha costretto i concessionari a numerosi licenziamenti, causando un grave danno alla forza lavoro dell’azienda.

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Il logo di Stellantis (Fuoristrada.it)

La risposta della Stellantis non si è fatta attendere. L’azienda ha rivendicato la legittimità della decisione presa, ribadendo di essersi attenuta a quella che è la normativa cinese. La richiesta di bancarotta della joint venture, secondo il gruppo, è stata regolarmente sottoposta ai procedimenti giudiziari previsti dalla normativa locale. La Stellantis si è poi rifiutata di commentare ulteriormente sull’accaduto.

La spiegazione non è certo bastata a placare le ire dei concessionari, che sono tornati alla carica non convinti dalla spiegazione avuta. Come riferito da Reuters, Il presidente di Lianyungang Xuncheng Auto Sales and Service Cao Wei, il cui nome figura tra quelli di coloro che hanno firmato la lettera, avrebbe annunciato una petizione al quale avrebbero già dato il loro assenso un gran numero di rivenditori. La richiesta di risarcimento a Stellantis avrebbe davvero un valore astronomico: si parla di una richiesta di oltre 900 milioni di yuan, che tradotto in dollari significa la faraonica cifra di 130 milioni di dollari.

I rivenditori hanno fatto il calcolo basandosi sulla cifra di 18 milioni di yuan per ogni showroom interessato, chiedendo a Stellantis il risarcimento per le perdite, gli investimenti fatti all’inizio dei lavori, e le indennità di licenziamento. Inoltre al gruppo viene richiesto anche il rimborso dei depositi, e il pagamento degli sconti sulle vendite. Dal gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, ovviamente, è arrivato per ora un secco rifiuto.

Stellantis non sembra infatti disposta ad andare in alcun modo incontro alle richieste dei concessionari, e rimane ferma sulla propria posizione. La situazione, però, sembra ben lontana dall’essere chiusa.

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