Auto elettriche nei guai: sono nel mirino del Fisco | Automobilisti in ansia, cosa é successo

Ricordate i tempi in cui comprare una supercar attirava l’attenzione del fisco? Adesso dovete stare attenti ad avere tutto sotto controllo in banca anche se guidate questo diffuso e famoso tipo di automobile. Ecco perchè.

Notizie non molto incoraggianti per i guidatori di auto elettriche che non pagano le tasse o non dichiarano al fisco! Da questo momento la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate staranno molto attente anche a monitorare gli automobilisti “ecologici” ma solo in alcuni casi. Ecco quando finisci inevitabilmente nel mirino del fisco anche se non hai fatto nulla di sbagliato…

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Attenti ai controlli… (Fuoristrada.it)

Ti costa caro

Nel corso degli ultimi decenni sono cambiati drasticamente i canoni con cui la Guardia di Finanza e in generale le autorità combattono l’evasione fiscale: qualche tempo fa, già solo guidare un’auto di lusso o sportiva poteva attirare le attenzioni indesiderate del fisco anche su una persona con tutte le carte in regola e nulla da nascondere. Negli ultimi anni però anche possedere troppe auto può diventare un problema se non si riesce a dimostrare la provenienza legale del denaro.

Ovviamente, essendo il mondo dell’automotive in costante evoluzione, anche i controlli del fisco devono aggiornarsi prendendo di mira quegli automobilisti che non possono giustificare correttamente la provenienza di auto costose anche se queste danno meno nell’occhio. Ad esempio, avete idea di quanto costi una Tesla Model S? Appunto. Avete già capito dove va a parare questo discorso.

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Una Model S può costare fino a 100.000 Euro in totale (Fuoristrada.it)

Occhio a cosa compri

Quando si parla di economia la fonte migliore da cui informarsi nel nostro paese è un giornale che tratta la materia e, guarda un po’, la stampa del settore italiana ha già chiara la tendenza che accompagnerà gli automobilisti quest’anno. A partire dal gennaio 2023, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate aumenteranno i controlli sui proprietari di automobili elettriche.

Gli automobilisti italiani dunque saranno meno incentivati ad acquistare automobili Green? Non è detto: d’altra parte, gli evasori fiscali sono sempre stati tracciati tramite i beni di lusso in loro possesso – qualora il proprietario non possa spiegare la provenienza del denaro speso per l’acquisto – quello che cambia è semplicemente il sistema di propulsione dell’auto in quesitone.

I limiti da rispettare

A partire dal gennaio del 2023 il Cete, il sistema che incrocia i dati finanziari dei cittadini per riscontrare eventuali anomalie nella percezione del reddito e le spese, traccerà anche le automobili elettriche per verificare che il proprietario della vettura in questione possa effettivamente giustificarne l’acquisto. Ma tutte le auto elettriche saranno interessate da questa verifica, anche le più economiche?

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Anche la Porsche Taycan potrebbe costare un controllo del fisco (Fuoristrada.it)

Secondo la relazione de Il Sole 24 Ore la Guardia di Finanza controllerà attentamente tutti i conti bancari e i redditi di chi possiede un’auto ibrida dalla potenza minima di 120 KW o un’auto elettrica dalla potenza minima di 70 KW: vetture come la Porsche Taycan o la Lotus Evija presto disponibile sul mercato. In entrambi i casi, possedere un’auto elettrica diventerà un po’ più diventare un bel problema.

Naturalmente, chi compra un’auto elettrica usando gli incentivi o pagando entro le sue possibilità economiche non ha nulla da temere ed i controlli non andranno certo ad inficiare chi rispetta le regole. In ogni caso, è interessante vedere come le regole del fisco cambino tenendo dietro ai cambiamenti sociali anche nel mondo dell’automotive. Avreste mai pensato di vedere un evasore “beccato” solo perchè guida una Tesla non dichiarata al fisco?

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