Una truffa terribile, ci sarebbe cascato chiunque | Attenzione, potrebbe succedere ancora

Le truffe agli ignari automobilisti sono comuni, ne abbiamo parlato in passato smascherando alcuni dei sistemi più diffusi per spillarvi soldi. Queste persone però sono state così subdole che chiunque ci sarebbe cascato!

Quella di escogitare truffe sempre più elaborate per fregare il prossimo si potrebbe considerare quasi un’arte se non fosse un modus vivendi che rovina letteralmente migliaia di persone ogni anno: pensate che la truffa dello specchietto sia la più infame che può capitarvi? Siete fortunati. Vuol dire che non siete mai stati vittime di uno schema complesso e tremendo come questo di cui vi parleremo.

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“Fidati, te la vendo a poco” (Canva)

Un mondo di truffe

Uno dei “mestieri” più antichi del mondo è probabilmente quello del truffatore: purtroppo, approfittarsi del prossimo è un modo con cui si possono fare molti soldi, a scapito ovviamente della propria coscienza e integrità morale e causando terribili danni economici e morali alle persone coinvolte. Ecco perchè noi di Fuoristrada ci teniamo molto a tenervi aggiornati sui sistemi che usano certe persone, inclusa quella di oggi che è a mani basse la peggiore truffa mai vista nel mondo dell’auto.

Anche se a tutti noi piace pensare di essere immuni agli inganni specie quando si compra un’auto usata, la verità è che certe persone sono bravissime a conquistarsi la fiducia del prossimo e sembrano effettivamente ben intenzionate…finchè non vi ritrovate con un’auto rubata, che non vale niente…o peggio ancora, senza nemmeno l’auto che avete acquistato.

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Puoi davvero fidarti? (Canva)

Sfruttare la religione

La storia della peggiore truffa della storia parte negli Stati Uniti, paese dove ogni anno si vendono ed acquistano milioni di automobili di ogni tipo. Furono due ragazzi poco più che adolescenti di nome James Nichols e Robert Gomez ad abbindolare migliaia di innocenti con quella che in gergo si chiama truffa per affinità, un inganno in cui i truffatori fanno finta di appartenere allo stesso gruppo etnico o sociale delle persone da abbindolare.

In questo caso, i due ragazzi diffusero una impressionante e virale fake news riguardante la morte di un tale John Bowers presso la comunità cattolica, facendo credere a migliaia di cattolici americani che questo benefattore miliardario aveva lasciato un parco auto di dimensioni impensabili in vendita a prezzi di favore  a chiunque aderisse alla sua stessa religione. Tra il 1997 ed il 2002 i due ragazzi con l’aiuto di alcuni complici vendettero auto come Lexus e Toyota a cifre bassissime che oscillavano tra i 1.500 ed i 3.000 Dollari…

Vendere aria fritta

Peccato che, come avrete già capito, queste auto non esistevano affatto come John Bowers. La leggenda messa in giro dai ragazzi era una scusa perchè i due fingevano di prendere in carico il denaro per vendere a prezzi di favore l’eredità del presunto benefattore cattolico per poi scappare con i soldi. La truffa durò così tanto perchè i due inventavano continuamente presunti ritardi e a volte rimborsavano le persone truffate per dare credibilità maggiore alla loro storia!

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Indovinate come è finita… (Canva)

La truffa però venne scoperta dopo le numerose denunce di alcune vittime che capirono tutto. Alla fine, Nichols e Gomez che avevano “guadagnato” ben 21 milioni di Dollari con la loro Truffa per affinità si presero la bellezza di 24 e 22 anni di carcere per le loro malefatte mentre i loro numerosi complici subirono pene che arrivarono ai 5 anni di reclusione: il crimine non paga.

Incredibile che queste persone siano riuscite a vendere auto inesistenti solo fingendo di appartenere alla stessa religione di tante persone ignare. La morale è chiara: prima di comprare qualsiasi cosa, acceleratevi della veridicità di un annuncio, tanto più se si parla di un’automobile e a maggior ragione se vi propinano storie assurde come quella del milionario filantropo.

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