Ritrovata in un campo abbandonata, dopo 40 anni quest’auto iconica torna a splendere

Una rara vettura d’epoca che i collezionisti amano è stata ritrovata nell’ultimo luogo dove qualcuno sano di mente andrebbe a cercarla. Ecco come quest’auto ha evitato un destino orribile tornando a splendere come mai

Le automobili rare e antiche si possono trovare nei luoghi più impensabili. Ad esempio, questa piccola utilitaria prodotta da un marchio tedesco molto noto ma introdotta originariamente in Italia ha avuto un destino molto triste finché dei meccanici non sono riusciti a rintracciarla.

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Era messa male! (Canva)

Ecco come hanno fatto, come era messa al momento del restauro e soprattutto quanto potrebbe valere adesso che l’hanno riportata in vita.

Una brutta abitudine

Non sappiamo perchè, non capiamo chi potrebbe fare qualcosa del genere volontariamente, ma la “moda” di abbandonare automobili d’epoca è ancora purtroppo molto diffusa. E non solo a Dubai dove le leggi locali fanno si che ogni anno supercar di ogni genere vengano lasciate a prendere polvere nel deserto: anche qui da noi, in Europa, sono molti i proprietari scontenti che lasciano la propria auto nello stesso posto per decenni, fino a dimenticarsi di lei.

La vettura di cui parliamo oggi può essere considerata l’antenata della Smart: nata in Italia, perfezionata in Germania e amata in tutta Europa, questa piccola vettura dal telaio “a goccia” sarebbe rivoluzionaria anche se uscisse sul mercato oggi. Allora perchè mai qualcuno dovrebbe lasciarla in un campo per così tanto tempo? Ecco come hanno ritrovato quest’auto abbandonata: da non crederci…

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Avete capito che auto è vero? (BMW)

Rivoluzione in pillole

La piccola Iso Isetta prodotta dall’ormai scomparso marchio italiano a cavallo tra il 1953 ed il 1962 è una delle vetture più strane che si siano mai viste in strada nel nostro paese prodotta in serie: basata su un piccolo telaio dalle dimensioni inferiori ai tre metri, l’auto era una citycar in anticipo sui tempi. Per accedere all’abitacolo, pensate un po’, bisognava usare un singolo portellone frontale!

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L’auto appena ritrovata (Web Source)

L’auto non andò benissimo sul mercato italiano intanto perché Iso era più famosa per le auto sportive come la Rivolta e secondo poi perché la Isetta era piuttosto costosa: una Fiat Topolino veniva poco di più. Fu così che il marchio italiano decise di vendere la licenza per produrre l’auto ad un altro marchio inaspettato. BMW che fino agli anni sessanta fece parecchi soldi grazie alla citycar.

Trattata molto male

Ad oggi, la Iso Isetta non varrà quanto una supercar ma con un prezzo sul mercato dei collezionisti che oscilla sui 30.000 Euro – minimo! – rimane un’auto da collezione ambita che un meccanico abile nei restauri può rivendere facilmente. Negli Stati Uniti un gruppo di collezionisti che gestisce il canale YouTube Restored ha trovato incredibilmente un esemplare fermo in un bosco, senza sapere come ci sia arrivato!

La vettura, risalente al 1959 ma ferma in quel punto del bosco americano da “soli” quarant’anni, era messa malissimo. La ruggine l’aveva praticamente massacrata ed il motore non sembrava in grado di riprendersi. Ma i ragazzi del canale YT hanno fatto un miracolo: in questo video, potete assistere alla sua magica trasformazione ed imparare un messaggio chiaro: non si abbandonano le auto nei boschi!

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