Michael Schumacher lo ha fatto per l’ultima volta: impossibile trattenere le lacrime

Michael Schumacher, il fuoriclasse senza tempo cimpossibile da dimenticare. Proprio come un ricordo in particolare.

Michael Schumacher, il mito senza tempo, l’icona senza simili e il fuoriclasse dai mille successi. Ma soprattutto, lo sportivo che ha regalato – insieme a pochi altri nella storia dell’automobilismo – più emozioni in assoluto. A sorridergli, nell’arco della sua fenomenale carriera, non solo un palmares da fare invidia a qualsiasi altro campione di Formula Uno, Lewis Hamilton escluso, ma anche tanta passione attorno al suo mito. Che, sicuramente, è stata accentuata dai suoi successi raggiunti alla guida di Benetton e Ferrari.

Michael Schumacher 25 novembre 2022 fuoristrada.it
Michael Schumacher fuoristrada.it

A maranello, il sette volte campione del mondo ha riportato un titolo mondiale che mancava da oltre vent’anni, vincendone successivamente altri quattro consecutivamente. Purtroppo, nel 2013 ha subito un terribile incidente mentre sciava sulla neve di Meribel, ma il suo mito continua. Anche in anni difficili come questi per lui e la sua famiglia. Michael è e sarà sempre ricordato con amore e passione, come certificato dalla ricordanza del suo definitivo ritiro dalle corse.

Michael Schumacher, gli ultimi anni di carriera non proprio felici

Michael Schumacher aveva detto basta alla Formula Uno nel 2006, quando sfiorò il suo ottavo titolo mondiale, il sesto con la Ferrari. Fece poi ritorno con la Mercedes, che mancava nel circus da ben 55 anni. Il tedesco però non ebbe la stessa fortuna degli anni migliori. Già nel 2010, i risultati furono decisamente poco soddisfacenti. Migliori piazzamenti per l’ex Ferrari e Benetton, furono un sesto e tre quarti posti. Soli 72 punti e la nona posizione raggiunta in classifica generale, che vide il suo pupillo Sebastian Vettel conquistare il primo titolo mondiale della sua straordinaria carriera.

Nel 2011, Schumacher in qualche occasione in più agguantò la top 5. Nel 2012, invece, arriva un podio pieno di emozioni e ricordi gloriosi, ma ormai sfumati dal passare del tempo. Ci sarebbe da annoverare pure una pole position a Montecarlo per il sette volte campione del mondo, che causa penalità non venne però considerata dalla federazione. Dopo queste tre deludenti stagioni, a seguito delle quali la Mercedes iniziò la sua scalata verso il domino più straordinario della storia della Formula Uno, Michael Schumacher disse addio alla massima serie automobilistica.

Interlagos, messaggio speciale e un salto che fa ancora male: l’ultima di Schumi

Michael Schumacher. Icona, fuoriclasse, campione. Dentro e fuori dalla pista, come dimostrano i risultati sui circuiti di tutto il mondo e ciò che la maggior parte dei colleghi e degli addetti ai lavori pensano di lui. E a proposito del Kaiser, circa dieci anni fa diceva addio alle corse, alla F1 per sempre. Proprio ad Interlagos, terra di tante gioie e tanti dolori, di imprese strepitose e delusioni cocenti. E anche del suo primo ritiro, nel 2006. Purtroppo, a differenza del primo, Schumacher non lasciò affatto con il secondo addio la categoria da numero uno quale era ed è stato a lungo. Un pilota sicuramente diverso, meno ambizioso, affamato, invecchiato e senza più gli stimoli del cannibale capace di polverizzare tutti i record esistenti all’epoca.

Michael Schumacher in procinto di completare la prima serie di curve sul circuito di Interlagos, nel 2012: fu l'ultima della sua carriera 25 novembre 2022 fuoristrada.it
Michael Schumacher in procinto di completare la prima serie di curve sul circuito di Interlagos, nel 2012: fu l’ultima gara della sua carriera fuoristrada.it

Del resto, il suo tempo lo aveva fatto eccome. Ad Interlagos chiuse settimo. Ciò che non è assolutamente possibile dimenticare, però, fu il ringraziamento finale per i tifosi e il box Mercedes: “Vorrei cogliere l’opportunità per dire grazie a tutti i meccanici e gli ingegneri con i quali ho lavorato. Ma anche tutte le persone che ci hanno seguito in tutto il mondo e ci hanno guardato alla televisione. Grazie per tutti questi magnifici momenti. Ora andiamo, ci attende un’altra bella gara”. Parole che mettono i brividi, soprattutto riflettendo su quanto accadde al campionissimo circa un anno dopo. Lui che, ancora oggi, lotta per la sua stessa vita. E a noi, tutti noi, manca tantissimo.

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