Una stagione di alti e bassi per la Ferrari di Charles Leclerc, come ampiamente certificato dallo stesso talento monegasco.
Charles Leclerc, un grandioso talento che ha tutta la stoffa per divenire campione del mondo in Ferrari. I numeri non sono ancora dalla sua parte, ma è pur vero che le statistiche non dicono mai tutto. Per lui ha parlato la pista. Soli due errori commessi quest’anno, fra i quali pesa sicuramente il KO al GP di Francia, e tante convincenti prestazioni in qualifica ma anche in gara. Lo ha dimostrato pure l’ultima tappa mondiale di Abu Dhabi, dove grazie ad un’ottima strategia e soprattutto ad una gestione gomme da parte del monegasco semplicemente perfetta, è arrivato il secondo posto in gara e nel mondiale piloti. 
La vittoria, pur essendo stata accarezzata più volte dal numero 16 del cavallino rampante, manca invece dall’Austria. Il resto della stagione, è stato praticamente quasi totale appannaggio della Red Bull, con la vittoria di Perez a Singapore e di Russell in Brasile a placare la serie di successi di un Max Verstappen in versione cannibale. Adesso la stagione è finita, ma il futuro può sorridere eccome alla scuderia con sede a Maranello.
F1, Ferrari: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?
Due anni, fra 2020 e 2021, di grande difficoltà. Il lungo lavoro per il 2022, cambio regolamento, vettura nuova, presentazione show e i test convincenti. Poi il primo week end della stagione, con Charles Leclerc e la Ferrari che si presentano con pole position, vittoria e doppietta da paura. Sensazioni simili in Australia, dove Verstappen – al contrario di quanto accaduto in Bahrain – non ha praticamente mai impensierito il pilota monegasco.
La classifica così sorride alla Rossa dopo pochissime gare, con tanti punti di vantaggio in entrambe le classifiche e un sogno mondiale che sembra convergere in direzione Leclerc, giovane talento dal viso angelico che punta a riuscire nell’impresa svanita pure dalle mani di due colossi della storia della Formula Uno quali Fernando Alonso e Sebastian Vettel.
Tutto, però, si fa difficile e complesso. Errori strategici – i più gravi a Monaco e soprattutto Silverstone – ritiri per affidabilità e qualche errore di troppo del giovane Charles. Poi una super Red Bull e un Max Verstappen da ben 15 vittorie in una singola stagione (record assoluto) hanno fatto sfumare velocemente le speranze italomonegasche. Quindi il bicchiere è da considerarsi mezzo vuoto o mezzo pieno? Difficile dirlo. Le aspettative erano indubbiamente tante. Binotto ha detto che la Rossa non puntava al titolo, e noi ci fidiamo. Ma non sarà sorpreso, il team principal del cavallino, che a credere nell’alloro iridato di sicuro non c’erano soltanto i fan del numero 16 e della Ferrari.
F1, la delusione di Leclerc: arriva l’ammissione
Charles Leclerc ha chiuso secondo in campionato, abbondantemente dietro a Max Verstappen e appena davanti a Sergio Perez, a seguito di una gara in quel di Abu Dhabi semplicemente perfetta. Il suo talento, abbinato ad una gestione gomme che ha fatto subito pensare ai migliori piloti del passato, gli ha permesso di prendersi la piazza d’onore di questo 2022 fatto di alti e bassi. Un modo, se vogliamo, per darsi una spinta e mettersi a caccia di Red Bull e di Verstappen in vista della prossima stagione. 
Che il monegasco vorrà certamente vivere da protagonista e principale contendente al titolo. Al momento, però, la sensazione dominante è quella di una sorta di delusione dovuta al sogno svanito, almeno in quest’occasione. Le sue parole, lo certificano: “Spero sia solo un anno di transizione per poter vincere fra un anno. Questo è l’obiettivo, ma per com’è andata la stagione lo considero il massimo risultato. Dopo Melbourne mi ero illuso, dopo le prime gare credo che eravamo il team favorito”.