Maserati, la monovolume che lascia tutti senza fiato | Il Tridente stavolta ha esagerato [Video]

Incredibile ma vero, prima di gettarsi a capofitto nel mondo dei SUV con la Levante, Maserati ha provato a competere in un settore molto diverso in cui una casa del genere raramente si infilerebbe. Ecco la storia.

Immaginare un minivan costruito da una casa che produce supercar o ancora meglio auto di lusso è davvero impossibile. Farebbe piuttosto ridere e non avrebbe senso al livello commerciale, considerando che questo tipo di veicolo deve contenere il più possibile i costi – come la Honda Odyssey o la Fiat Ulisse – perché destinato a famiglie numerose spesso del ceto medio.

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Peccato sia andata male.. (Canva)

Prova di stile

Nonostante tutto, noi di Fuoristrada amiamo scoprire auto strane che i marchi preferirebbero dimenticare. Quella di oggi non fa eccezione: alla base della concezione di questa vettura, ci fu un’intuizione di Giorgietto Giugiaro. Alle porte del nuovo millennio, Giugiaro si era convinto che i tempi delle berline di rappresentanza fossero ormai finiti. Secondo il designer italiano, nel 2000 i più ricchi avrebbero viaggiato su spaziose monovolume.

Ora, considerando che i SUV sono le auto più vendute degli ultimi tre-quattro anni, l’intuizione di Giugiaro potrebbe non essere stata così sbagliata. Ma nel momento in cui nacque il monovolume del Maserati i tempi erano tutt’altro che maturi e infatti, la storia non premierà questo bizzarro veicolo che vale comunque la pena di ricordare come un tentativo molto coraggioso.

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La parola d’ordine era “spazio” (Top Gear)

La prima del suo genere

Non essendosi mai impelagata nel settore dei minivan prima nella sua storia decennale, Maserati decise di affidarsi in tutto e per tutto a Giugiaro che ebbe carta bianca con il progetto. Quello che venne fuori era un prototipo interessante e molto spazioso: ampi finestrini garantivano l’illuminazione nell’abitacolo rivestito di pelle scamosciata della vettura, capace di ospitare comodamente cinque persone più i bagagli.

Viaggiare su una Maserati Buran, questo il nome del veicolo, doveva essere un’esperienza davvero gratificante: “Dato che intorno a me tutti costruivano e progettavano SUV ho deciso di uscire dagli schemi”, ricorda a distanza di tempo Giugiaro che purtroppo non vedrà mai il suo progetto realizzato in pieno. La vettura infatti non sarebbe mai diventata una priorità del marchio.

Tridente spuntato

La linea della Buran che prende il nome da un vento est europeo non era esattamente ciò a cui i clienti del marchio, meglio noto per le sue auto di lusso e supercar, erano abituati. Forse anche per questo motivo il Tridente decise di staccare la spina al progetto, non prima che sul prototipo venisse montato un rombante motore ad otto cilindri a benzina da ben 370 cavalli di potenza.

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La Maserati Buran non convinse mai davvero la dirigenza del Tridente (Motor1)

La vettura venne presentata al pubblico nel 2000 e subito dimenticata dai vertici del marchio che però le avrebbero trovato uno scopo una decina circa di anni dopo. Quando il Tridente decise di lanciarsi nel mondo dei SUV, la Buran avrebbe costituito un ottimo precedente con il suo telaio spazioso e robusto per mettere a punto la Levante. Ringraziatela, se guidate quel veicolo oggi.

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